“Moonlanded”: Birthh ci racconta con amore il suo sogno americano
Alice Bisi, in arte Birthh, è una musicista talentuosa e creativa, immersa nella sua stanza piena di luce nella piccola cittadina americana, vicino Brooklyn.
La scrivania è il suo rifugio, dove può esprimere liberamente i pensieri e le idee. Il piccolo quaderno di fronte a lei è il suo compagno fedele, pronto a catturare ogni ispirazione fugace che le attraversa la mente.
La chitarra accanto a lei è la sua vera confidente. È il mezzo attraverso il quale esprime la sua anima e le emozioni. La chitarra la accompagna ovunque vada, pronta a tradurre i suoi pensieri in melodie e arrangiamenti unici.
In una piccola stanza, Alice trova la tranquillità e la serenità necessarie per coltivare la sua passione.
È un luogo dove può sognare, creare ed esplorare senza limiti, permettendo alla sua musica di fluire liberamente come la luce che inonda la stanza.
Da queste ispirazioni è nato il suo più recente lavoro, infatti venerdì 1° settembre è stato pubblicato il suo nuovo progetto discografico, intitolato “Moonlanded“.
Questo rappresenta il terzo album della cantante toscana ed è stato composto e registrato interamente a New York, dove risiede dal 2020. Un viaggio lunare che ci permette di conoscere, in 35 minuti di durata, l’universo di Birthh.
L’album, prodotto in collaborazione con l’amico e collega London O’Connor per Carosello Records, è stato concepito e registrato nel Moonbase di Brooklyn. Questo lavoro riassume in musica gli intensi tre anni che l’artista ha trascorso in America, narrando i suoi stati d’animo e le sue emozioni. Tutto questo viene arricchito da una profonda nostalgia per la sua terra natale e dall’amore, che caratterizza la sua produzione artistica.
Originaria di Firenze e cresciuta artisticamente lì, Alice ci offre uno spaccato del suo mondo, in bilico tra le tipiche colline e paesaggi toscani e l’energia frenetica dei grattacieli di New York.
Questa dualità trova espressione nei suoi testi e nelle sue melodie, che sono allo stesso tempo dolci e graffianti. Uniscono il respiro internazionale dell’alternative-pop italiano al fascino del bedroom pop contaminato da elementi soul e folk. Il viaggio lunare dell’album si arricchisce ulteriormente grazie ad una componente orchestrale, rendendo la sua musica ancora più eclettica e immersa nella cultura pop giovanile in cui la stessa artista si inserisce.
I brani rappresentano un viaggio emotivo intriso di elementi quotidiani, in cui emerge il suo amore per la fidanzata, successivamente diventata moglie, la struggente nostalgia dell’Italia, l’affetto per la famiglia e la tensione verso il futuro. Questi tre anni della sua vita sono stati riassunti in un lavoro musicale in cui l’artista condivide con noi, in modo estremamente personale e introspettivo, la sua visione del mondo.
“Avverto con grande intensità sia il trionfo del sentirmi viva che l’estenuante fatica del dover sopravvivere. Questo album contiene la forza di gravità che mi trattiene attaccata alla Terra, ma anche i sogni con cui evado da essa“.
Mentre Jello potrebbe richiamare alcune delle sonorità del suo album precedente, Hyperdrive stravolge completamente le dinamiche musicali precedenti. Questo brano introduce innovativi elementi tipici della musica elettronica, accompagnati da una voce sintetizzata che ci presenta un nuovo capitolo della carriera artistica di Birthh. Qui lei riesce con maestria a esprimere il sentimento dell’amore senza restrizioni.
Birthh si mostra con sincerità, rivelando la sua vera essenza.
Attraverso un repertorio musicale che spazia dal pop al folk e persino all’R&B riesce ad incastrare perfettamente tra di loro due culture diverse. Una notevole inclinazione per l’universo anglosassone, come già dimostrato nel suo album Born in the Woods ha saputo mescolare con maestria elementi sonori provenienti dal soul e dal folk.
Mi aspettavo un album simile ai due precedenti, e invece sono rimasta piacevolmente colpita dalla sua poliedricità e dalle melodie che risultano particolari ma accattivanti allo stesso tempo. Un’artista che non smette mai di sorprendere e che ci regalerà non poche novità nel panorama musicale italiano. Da tenere sicuramente d’occhio.
Abbiamo già parlato di Birthh qui