10 e più risposte a domande frequenti sul Festival di Sanremo
Ci risiamo! È di nuovo il periodo della musica italiana più caotico dell’anno. Ma non solo, è ovviamente anche la settimana che decreterà vincitori e sconfitti del panorama musicale popolare e che deciderà quali testi ci entreranno nel cuore e quali hit ci daranno il tormento per i prossimi mesi.
Benvenuto Festival di Sanremo 2024!
È vero, i numeri non sono tutto, ma ci svelano già tanto: nell’ultimo anno la parola chiave “Festival di Sanremo” è stata ricercata in media 165 mila volte al mese.
Per comparazione, il termine “Calcio” ha collezionato negli ultimi mesi lo stesso numero di clic. Secondo la nostra approfonditissima ricerca durata circa venti minuti, soltanto il termine “pasta” riesce a superare, ma neanche in modo troppo eclatante, il festival: 201 mila ricerche mensili. Calcio, pasta e Festival di Sanremo. Cosa potrebbe esserci di più italiano?
La nostra curiosità come redazione, però, non si è fermata al volume delle ricerche. Se è vero che l’imponenza culturale del Festival di Sanremo ci rinchiude in una bolla per cinque giorni, ci fa divertire, arrabbiare e emozionare così tanto da voler riversare su un motore di ricerca migliaia di query, la questione sorge spontanea: quali sono le domande più ricercate su Sanremo? Ma soprattutto, quali sono le risposte?
Quando inizia Sanremo?
Il Festival di Sanremo inizia martedì 6 febbraio e si concluderà sabato 10 febbraio 2024.
A che ora finisce il Festival di Sanremo?
«Non finiremo prima delle 2» ha dichiarato Amadeus rispondendo al quesito durante la partecipazione a “Che Tempo Che Fa”, ospite di Fabio Fazio sul Nove.
Chi conduce Sanremo?
Per il quinto anno consecutivo, Amadeus sarà il conduttore e Direttore Artistico del 74esimo Festival della Canzone Italiana. Tuttavia, non sarà da solo durante le serate, ma avrà diversi co-conduttori e co-conduttrici. La settimana inizierà con Marco Mengoni, che affiancherà Amadeus nella prima serata. Il caro amico e collega Fiorello tornerà nei panni di co-conduttore durante la finale del 10 febbraio.
Le serate centrali vedranno la partecipazione di tre donne del mondo dello spettacolo: Teresa Mannino, Lorella Cuccarini e Giorgia. Quest’ultima, reduce dalla partecipazione nel 2023 con il brano “Parole dette male“, tornerà quest’anno in una nuova veste.
Chi ha vinto Sanremo l’anno scorso?
Dopo essersi imposto nel 2013 con “L’essenziale”, Marco Mengoni è tornato a vincere lo scorso anno con il brano “Due vite”. Scritta insieme a Tropico e Davide Simonetta, la canzone sembra essere stata ispirata, perlomeno nell’approccio alla performance canora, alla figura del grande Lucio Dalla. «Non è stato facile affrontare questo pezzo – ha infatti dichiarato Mengoni – ma ho voluto approcciare il canto in uno stile simile a quello di Dalla: poco fiato, tante parole e molta tensione, per poi arrivare ad esplodere».
Una deflagrazione che si è fatta sentire anche oltre confine, visto che “Due vite” si è aggiudicato il quarto posto all’Eurovision Song Contest dello scorso anno, oltre che il premio alla migliore composizione musicale della kermesse europea.
Quanto costano i biglietti per Sanremo?
I biglietti per partecipare come pubblico a Sanremo variano di costo in base alla serata. Coloro che assisteranno ad una delle prime quattro serate della kermesse avranno speso circa €100 se seduti in galleria, e circa €200 per la platea. I prezzi si alzano molto per la finalissima: €360 per un posto in galleria e circa €730 per una comoda poltrona in platea!
Quando esce la scaletta di Sanremo?
Se per “scaletta” si intende l’ordine di uscita dei cantanti in gara, questo viene svelato di volta in volta durante le conferenze stampa delle 12.
A Sanremo si canta dal vivo o in playback?
A Sanremo si canta dal vivo – oggi è cosa nota. La tensione di sbagliare qualche nota, il freddo di Febbraio che causa mal di gola e raffreddori che si ripercuotono sulla performance: fa tutto parte del Festival.
Non è, tuttavia, sempre stato così. Già negli anni ‘50, il playback a Sanremo veniva utilizzato per sostituire l’esibizione di cantanti con problemi di voce.
Il vero decennio del playback furono gli anni ‘80. Nel 1984, era addirittura obbligatorio, e i Queen, ospiti costretti al playback, inscenarono l’iconica protesta durante Radio Ga Ga [video]. Nel 1983, Vasco Rossi abbandonò, sempre per protesta, il palco durante la parte finale di Vita Spericolata, lasciando che la voce registrata continuasse.
Insomma, il playback a Sanremo ha regalato momenti indimenticabili, ma noi preferiamo le esibizioni dal vivo, al massimo il lancio degli spartiti dell’orchestra!
Chi è stato il primo vincitore del Festival di Sanremo?
Il primo Festival di Sanremo fu vinto da Nilla Pizzi nel 1951, con il brano Grazie dei fiori. Nonostante sia stata proprio una donna la prima vincitrice del festival, l’edizione imminente segna dieci anni dall’ultima volta che abbiamo visto un’artista trionfare: era il 2014 e Arisa cantava Controvento.
Vasco Rossi è arrivato ultimo a Sanremo?
No! Vasco Rossi non è mai arrivato ultimo a Sanremo, contrariamente a come spesso si sente dire. Nel 1982, partecipò con Vado al massimo, e fu finalista – i brani oltre il sesto posto furono decretati a pari merito. Nel 1983, con Vita Spericolata, arrivò invece penultimo, subito davanti a Pupo.
Il Festival di Sanremo si è sempre svolto all’Ariston?
No. Il Festival di Sanremo, noto ufficialmente come Festival della Canzone Italiana, si è svolto annualmente nella città di Sanremo, in Liguria, sin dal suo inizio nel 1951. Questo famoso concorso canoro è diventato un evento televisivo di grande importanza in Italia e ha ispirato la creazione dell’Eurovision Song Contest. Dal 1951 al 1976, il festival si è tenuto nel Casinò di San Remo. Tuttavia, a partire dal 1977, tutte le edizioni successive si sono svolte presso il Teatro Ariston, ad eccezione del 1990 quando l’evento è stato ospitato al Nuovo Mercato dei Fiori.
Quando è stata istituita la “serata cover”?
Sanremo 2004 è stato il primo festival con una serata in cui i diversi cantanti in gara cantavano le cover. Solamente con l’approdo di Carlo Conti in qualità di Direttore Artistico nell’anno 2015 si è iniziato a parlare davvero di “serata cover”, poiché egli accolse positivamente ciò che era stato introdotto nel biennio precedente da Fabio Fazio che, nel 2013 e 2014, introdusse due serate celebrative differenti. Ai cantanti in gara si chiedeva di pescare dal repertorio sanremese, al fine di interpretare un brano della storia del Festival e si consigliava, successivamente, di scegliere un pezzo di musica d’autore anche non presente tra quelli della kermesse.
Chi è stato il primo presentatore del Festival?
Il primo presentatore del Festival di Sanremo fu Nunzio Filogamo. Egli condusse la prima edizione del festival nel 1951 e proseguì come presentatore anche nelle tre edizioni successive. Filogamo è stato dunque una figura chiave nelle prime fasi di questo storico evento musicale italiano. Nato nel 1902 è stato una figura significativa nella storia della radiodiffusione e della televisione italiana.
La sua carriera in RAI iniziò negli anni ’30 e proseguì per decenni. Filogamo è ricordato principalmente per aver presentato la prima edizione del Festival di Sanremo nel 1951, un evento che ha segnato l’inizio di una delle tradizioni più amate e durature della cultura popolare italiana.
Cosa è successo al festival di Sanremo 1979?
Il Festival di Sanremo del 1979 fu condotto da Mike Bongiorno, affiancato dall’attrice Anna Maria Rizzoli. Organizzato da Gianni Ravera con l’intento di rilanciarne definitivamente il successo, questa edizione non riuscì a decollare e a imporsi come previsto. Si ipotizza che ciò sia dovuto alla selezione dei brani in gara che non incontrarono il favore del pubblico o, se lo fecero, erano interpretati da artisti poco conosciuti che non riuscirono a valorizzarli appieno.
Conosciuto anche come il “Festival Interrato”, questa edizione non venne trasmessa in televisione a causa di uno sciopero dei giornalisti. Tuttavia, venne trasmessa in diretta radiofonica, accompagnata da uno speciale televisivo con un riepilogo dei sei brani ammessi alla finale.
Hanno mai partecipato al Festival artisti non italiani?
Assolutamente sì. Anche se, due anni fa, la partecipazione di Ana Mena a Sanremo con “Duecentomila ore” sembrò quasi scardinare un tabù. Negli ultimi anni, in effetti, gli artisti non italiani in gara sono stati una presenza decisamente sporadica o al più affiancata ad altri big italiani: ricordiamo ad esempio Peter Cincotti con Simona Molinari, che nel 2013 portarono in gara “La felicità”.
Già negli anni Ottanta e Settanta furono molte le star internazionali che vi gareggiarono, da Plastic Bertrand (“Ping Pong”, 1982) a Josè Feliciano (“Che sarà”, 1971), ma il vero exploit di artisti stranieri avvenne proprio nei primi anni del festival.
Dal 1964 al 1969 vediamo sfidarsi sul palco più celebre della canzone italiana nientepopodimeno che Ben E. King (“Come potrei dimenticarti”, 1964), Dionne Warwick (“La voce del silenzio”, 1968), Sonny e Cher (“Il cammino di ogni speranza”, 1967), Paul Anka (Ogni volta”, 1964), Stevie Wonder (“Se tu ragazzo mio”, 1969), Wilson Pickett (“Un’avventura”, scritta e interpretata insieme a Lucio Battisti sempre nel 1969) e Louis Armstrong (“Mi va di cantare”, 1968).
Delle canzoni portate in gara da questi big “stranieri” ricordiamo ben poco, con l’unica eccezione della hit battistiana, ma forse il futuro del festival potrà rivelarsi un ritorno al passato, con tanto di allargamento del proprio parterre oltre i confini di Stato. Chi può dirlo?
Traduzione testo canzone di Geolier I p’ me, tu p’ te
Trovi il testo tradotto in italiano del brano che Geolier ha presentato al Festival di Sanremo qui
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