Bebo: “Con Andrea siamo finiti per esplorare la ricerca della felicità”

Andrea è il racconto di Bebo e Luca, è quella storia che vuoi scrivere ma che non riesci mai a pubblicare. Andrea siamo un po’ tutti noi che passeggiamo per le periferie delle nostre città. Esce il 31 ottobre “Andrea” la prima graphic novel di Alberto Guidetti de Lo Stato Sociale in collaborazione con Luca Genovese per Feltrinelli Comics. Il nostro Antonio Di Gisi ha intervistato proprio Bebo in occasione della presentazione al Lucca Comics.

Dopo l’esperienza  di “Il movimento è fermo”, come mai non un altro libro ma avete deciso di scrivere un fumetto?

Direi che è stata un pochino una coincidenza, avevamo la volontà di pubblicare qualcosa. Nel frattempo io ho scritto questa sinossi, che è poi diventato Andrea. Ho incontrato, per caso, Luca Genovese al bar e gli ho proposto la mia idea per fare una graphic novel. A lui è piaciuto da subito il progetto e quindi per una serie di fortunate coincidenze siamo riusciti ad avviare tutto il processo.

In due frasi cosa è “Andrea”? Ma soprattutto chi è Andrea?

Riassumere rapidamente con uno slogan quello che è Andrea non è facile. Andrea è un uomo tra i 30 e i 40 che ha un passato abbastanza turbolento, che gli si ripresenta mentre lui cerca di trovare una pacificazione.

Il comune di Bologna decide di abbattere alcuni palazzi per un rimodernamento della città, e tra questi palazzi c’è anche il suo bar, che è il solo posto dove lui riesce a trovare una sua collocazione serena e da lì diciamo che succede il patatrack.

Ma questo è un bar di cui parli spesso e che hai citato anche in Andrea: è molto autobiografico questo racconto?

Qualcosa che ci somiglia c’è, per vicinanza in Andrea abbiamo inserito delle parti di noi. Ma sicuramente non è un racconto autobiografico, è una storia plausibile ma inventata ed Andrea e gli altri personaggi sono plausibili ma comunque inventati.

Su Instagram spesso davi qualche indizio su quello che sarebbe stato il fumetto, mi ha colpito in particolare che cercavi di mettere in rilievo “la periferia”.

Si guarda, per me è interessante dopo un po’ di anni che siamo in giro con Lo Stato Sociale aver parlato tanto di Bologna, e quando si parla di Bologna spesso si parla dello spazio del centro storico, dimenticandoci che Bologna vive soprattutto fuori dal centro. Tante persone vivono nelle periferie, zone molto belle ma che non hanno delle offerte culturali, i tanti quartieri lontani dal centro dopo le 21:00 sono quartieri dormitorio.

Quindi ci si trova spesso a dover dialogare dell’assenza dei momenti culturali, quindi siamo andati ad indagare su una parte della città che tanti non conoscono ma è senza la descrizione di questa parte di Bologna sarebbe una panoramica non reale.

Quanto ritieni attuale questo racconto?

Penso abbastanza, forse parecchio. Tutto ciò è intorno ad Andrea è quello che viviamo nella nostra società, abbiamo cercato di inserire nel racconto tutta quell’anima un po’ sgradevole, un po’ riflessiva un po’ difficile da accettare.

“Andrea” racconta una generazione o è un racconto che riesce a trasportare tutti i lettori all’interno del fumetto?

Di generazionale, c’è fino ad un certo momento. Si parla sicuramente delle difficoltà dell’oggi, dei tanti problemi che ci presentano la difficoltà dell’oggi. Non c’è un generazionale, ma un descrivere delle realtà che non emergono ma che esistono e che condizionano la vita di tanti.

Luca Genovese come ha reagito quando gli hai proposto di scrivere questo fumetto?

Quando ne abbiamo parlato la prima volta, mi presentai con una pagina word in cui c’era una storia e c’erano tante idee. Tante cose sono rimaste e altre ovviamente sono arrivate con il confronto, lui era molto affascinato di raccontare un personaggio con tante difficoltà. Era una cosa che voleva fare e che diciamo l’incontro con me ha facilitato.

Ma quindi il vostro tour continua con “Andrea”? Ormai siete in un tour permanente.

Cerchiamo di incastrare le uscite discografiche e non e di vivere al meglio il tutto. Vivere il tour è comunque anche una necessità per noi. Per le uscite discografiche stiamo progettando tutto con calma senza grande fretta e facendo tutto per bene.

Il tuo obiettivo con questo nuovo progetto?

La verità è che per una volta non ci interessa, in un paese pieno di moralizzatori, dare una morale. Andrea è un personaggio che vive la sua storia. L’aspettativa è, diciamo, di fare bene e che piaccia a tanti.

So che sei un appassionato di Basket, quindi ci dici chi vince il campionato ?

Non ne ho idea, vorrei dire la Virtus Bologna ma la vedo difficile, spero che riusciamo a fare bene.

Ciao Bebo.

Ciao Regaz

LE DATE DEL TOUR

5/11 Roma, laFeltrinelli via Appia 427, ore 18.00

6/11 Bologna, Biblioteca Salaborsa, ore 21.30 *Accesso gratuito tramite prenotazione disponibile qui

7/11 Padova, laFeltrinelli, via San Francesco 7, ore 18.00

8/11 Genova, laFeltrinelli, via Ceccardi 18, ore 18.30

10/11 Pescara, #FLA Festival di Libri e Altrecose, Teatro Massimo, ore 18:30

11/11 Bari laFeltrinelli via Melo da Bari 119, ore 18.30

12/11 Lecce laFeltrinelli via Templari 9, ore 18.30

13/11 Napoli laFeltrinelli, piazza dei Martiri, ore 18.00

16/11 Milano, Bookcity Milano, ore 14:00, la Triennale

17/11 Cuneo, Scrittorincittà, Cuneo ore 15:00, open baladin

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