Questo sarà l’ultimo Weekly del 2018. Poche sono state le uscite, qualche singolo e poco più. La settimana è stata indubbiamente caratterizzata dall’annuale dibattito sugli annunci dei cantanti in gara al Festival di Sanremo.
Da qualche anno a questa parte il Festival della canzone italiana presenta nella sua line up quote “indie”, artisti e band con anni di carriera alle spalle ma appartententi ad ambienti e dinamiche diverse da quella che, qualche tempo fa, avremmo definito “musica pop”. Si è sempre dibattuto additando chi salisse sul palco dell’Ariston come ormai perduto e “venduto”. Ovviamente sono state sempre polemiche sterili e lo sono maggiormente quest’anno.
Da un po’ di tempo infatti il mercato musicale ha visto lo sfumarsi di quella nettissima linea che divideva la musica pop da un certo sottobosco.
Grazie a Spotify e ai Social Network possiamo oggi affermare che questa differenza non esiste. Non esiste quando il punto di vista che la pone è del tutto acritico e superficiale. Potremmo star qui a trovare tutte le differenze possibili e immaginabili (influenza delle major vs indipendenza, big money vs pochi mezzi, ecc), ma la verità è che negli ultimi anni per creare un contenuto che piaccia a molti, ben costruito, di buona qualità e ben comunicato, non c’è più bisogno per forza della major: lo dimostrano gli exploit di Calcutta, Gazzelle, ecc.
Il dibattito su Sanremo quest’anno è ancora più inutile perché alla luce di quanto detto sopra, il festival perde quel potere malefico quasi esclusivo che “poppizzava” una band o un artista. Bisogna cambiare un po’ il punto di vista. Credo fermamente che per un artista come Motta o una band come gli Zen Circus, o gli Ex Otago, un palco come quello dell’Ariston sia una meritata vetrina, un meritato trampolino. Questi citati ma anche Ghemon, ad esempio, da anni calcano palchi di tutta Italia facendo la musica che vogliono, la musica che sanno fare meglio. Non c’è stata una mano malvagia che li ha imposti lì da nulla. Se tutto il loro lavoro viene riconosciuto da un’istituzione importante come quella del Festival di Sanremo ben venga.
Fa rabbia leggere in giro commenti buttati lì per caso come “Che schifo”, “venduti” ecc. Fa rabbia perchè dietro ogni progetto ci sono numerosi sacrifici ed è troppo facile sparare un’opinione rigurgitata d’istinto sui social.
Questo era l’ultimo Weekly del 2018.
Album
Imuri – Chat hotel (Garrincha Dischi, Manita dischi)
Pietro Serafini – Ricordi
Edy – Variazioni
Singoli
Ex Otago – Bambini
Gomma – Fantasmi
Franco126 – Ieri l’altro
Gemitaiz ft Venerus, Franco126 – Senza di me
Speranza – Sirene
Populous ft Lucia Manca – Toyboat
Plastic Made Sofa – A twin on mars
Comagatte – King Kong freestyle
Lapingra – San Calisto
Geller – Bomba a mano
Centroventitrè – Notte stellata sul Rodano
Giovanni Carnazza – Per sempre
Erbe officinali – Schiena
Fractae – Fiat Punto
Laago! – La notte e le idee
Calende – Se non ci sei tu
La Redazione
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