“Might Delete Later”: il nuovo disco dei Tropea prende bene
“Might delete later” è quella foto che pubblichi alle tre di notte nel weekend, quando la sbronza ti permette ancora di fare danni col cellulare e provi a fare l’ennesimo assalto a quella ex che ti ha lasciato un grande vuoto. “Might delete later”, tuttavia, è anche qualcosa che finirà per non essere cancellato: il nuovo extended play dei Tropea, anticipato dalla pubblicazione del singolo “Technicolor” presentato sull’emittente americana KEXP.
Un album “distanziato”
Attiva da tre anni, la band milanese non ha mai conosciuto reali periodi di pausa. Anche nella fase più stringente del lockdown si è data da fare. Il risultato sono queste 5 tracce (più uno skit lisergico in chiusura) costruite attraverso un processo creativo in rigoroso distanziamento sociale.
La sensazione all’ascolto è da stretto contatto: influenze new-wave confluiscono con risvolti italo disco concretizzando tracce che fanno muovere i fianchi a tempo, band e spettatori insieme.
Siamo un unico flusso, ondeggiamo i fianchi tutti insieme con “la Mossa”.
È nella natura di Technicolor essere una canzone di condivisione.
Chiara manifestazione d’intenti che si palesa attraverso un singolo in italiano i cui giochi testuali parlano di ricordi ed adolescenza finendo per omaggiare, in modo neanche tanto velato, gli episodi più squisitamente pop di Battiato. La sbronza immalinconisce ma ha risvolti di felicità nel vellutato incedere di “Drama Kid”. Mentre c’è anche spazio per rock elettrificato e post-punk, rispettivamente in “We Held Loneliness’ Hand” e “Last Hour Together”.
Questo disco è come un’ingegnosa partita a tetris. Elementi musicali molto variegati collimano in brani incisivi regalano sensazioni unificate sotto le keyword “festa”, “socialità”, “nostalgia” e “ricordi”. È uno specchio efficace del periodo che ci siamo trovati a trascorrere e dell’estate che sarà. Gli inediti dei Tropea continuano a tracciare una linea interessante.
Sounds cute, “Might Delete Later”.