Bipuntato, la malinconia nascosta nell’amore e nelle cose ordinarie
La voce di Beatrice Chiara Funari, in arte Bipuntato, non è nuova alle nostre orecchie. Già frontwoman della band femminile Dianime (collaborazione poi terminata), abbiamo avuto occasione di ascoltarla anche in un paio di featuring con Carl Brave nel disco “Notti brave” del cantante romano. Ed è proprio a questa scena che lei stessa appartiene. Ne mostrando chiare influenze nella sua fatica d’esordio, “Maltempo”, uscita lo scorso 6 Marzo – appena prima del lockdown – per V4V Records sotto la valida produzione di Valerio Ebert.
Anticipato dal singolo omonimo, il mood del disco sembra essere un triste presagio dello spirito che avremmo dovuto trovarci ad affrontare di lì a poco. Tanto che – col famoso senno di poi – qualche espressione può apparire, a voler proprio essere fatalisti, come una sinistra previsione. Anche se nulla poteva c’entrare con il nubifragio che ci avrebbe travolto a breve.
Mettiamoci delle maschere, creiamo scalpore al telegiornale, canta Beatrice in “Della notte”, pezzo di punta di tutto il lavoro.
La scrittura di Bipuntato ci racconta la malinconia nascosta nell’amore e nelle cose ordinarie, nelle giornate di pioggia passate a guardare le gocce che si rincorrono sulle finestre. Gli scenari richiamano un po’ i primi due lavori di una Levante ormai lontana dalle sue origini e le liriche di Calcutta, la nostalgia per ciò che era e per ciò che avrebbe potuto essere, che finiscono in pozzanghere di riflessioni sparse e scrosci di nostalgia.
“Maltempo”, è una pregevole dimostrazione di cantautorato italiano moderno.
È – come da lei dichiarato – quel modo di vedere la vita, che si snoda perfettamente in tutti i suoi otto brani per esprimere un vero e proprio stato d’animo, sospeso tra un cielo uggioso e silenzioso, nuvole cariche pronte ad esplodere e violenti rovesci. Ne è esempio lampante (e anche tuonante, in questo caso!) il pezzo strumentale Bruma. La traccia fa da tappeto alla voce di un meteorologo mentre ci informa sulle previsioni del tempo.
Influenze a parte, il disco non manca di personalità: è fluido, vario, incline ad un R’n’B raffinato e impreziosito da sonorità che fanno eco agli anni 80 con sfumature funky.
Menzione d’onore all’artwork della copertina, rivisitazione di visual e prodotto di una nota marca di fazzoletti di carta pronti all’uso, per asciugare qualunque tipo di precipitazioni… siano quelle atmosferiche o quelle del cuore.
Conclusa la tempesta, è arrivato anche il sereno: l’8 di luglio è uscito anche “Disegnerei”, singolo di Saint Pablo che si avvale della partecipazione di Bipuntato.
Beatrice sarà finalmente live il 13 Agosto al Pistoia Blues Festival. Portatevi l’ombrello, o forse no… le sue sono intemperie insolitamente gradevoli.
Ascolta qui “Maltempo” di Bipuntato
Foto in copertina di Beatrice Chima