Oggi vi presentiamo in anteprima il videoclip del nuovo singolo dei Kafka sulla spiaggia, “Ken Do Onaini”. Il brano, uscito al settimana scorsa, è il primo singolo estratto dal nuovo album della band in uscita a settembre.
Guarda in anteprima esclusiva il nuovo video dei Kafka sulla spiaggia
I Kafka Sulla Spiaggia sono un gruppo napoletano nato nel 2011. Nel corso della sua attività, la band ha vissuto numerosi cambi di formazione, fino a giungere a quella attuale. La band viene notata, nel 2012, durante un live dal produttore Carlo Di Gennaro, che le offre la possibilità di registrare il primo singolo, Adieu.
Nel 2013 i Kafka Sulla Spiaggia pubblicano il loro primo Ep, Il marinaio spiegò le vele al vento ma il vento non capì, registrato e missato da Carlo Di Gennaro presso lo studio Kammermuzak e curato nel mastering dal fonico e musicista Michele Signore. Il 2015 vede l’impegno della band nella registrazione (“autonoma e con improbabili mezzi”, come gli artisti stessi la definiscono) del primo album. New Beat esce nel marzo 2016 per l’etichetta partenopea Octopus Records del produttore, fonico e musicista Giuseppe Fontanella (24 Grana). Il missaggio del disco è a cura di Carlo Di Gennaro (Kammermuzak), il mastering è opera del produttore, fonico e musicista siciliano Daniele Grasso (The Cave Studio).
Dopo New Beat i Kafka Sulla Spiaggia nel 2018 iniziano le registrazioni del secondo disco al K-Lab Studio di Giugliano (NA). Nel frattempo vengono scelti per partecipare alla finale del Premio Fabrizio De Andrè insieme ad altre 10 band provenienti da tutta l’Italia con il brano Keysha.
“Questo nuovo album è la nostra vita e le nostre scelte, il bivio di ogni decisione e tutte le rinunce per ogni percorso intrapreso – raccontano i Kafka Sulla Spiaggia –.
Dipinge una realtà non filtrata lasciando l’uomo al centro di tutto, nudo con i suoi bisogni e le sue pulsioni. Quello che ne esce fuori è una scheggia impazzita in un mondo costretto e delimitato dove l’incanto lascia spazio ad una comoda praticità. La storia che ci hanno insegnato fino ad oggi è un loop senza fine di morte e resurrezione, potere e battaglie in un mondo oramai devastato. È il momento di fare un passo in avanti e condannare duramente chi ci ha ridotti così. Condannare in primis noi stessi per aver avuto poco coraggio, per non aver creduto nei sogni e ammirare chi ha combattuto per vivere la sua storia e non una qualunque.”
La Redazione
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