Oggi in anteprima vi presentiamo il videoclip di “Controllo”, brano tratto dal’EP “La Stanza Verde” di Margo Sanda, pubblicato l’8 Maggio 2020. L’intero EP è stato scritto, prodotto e arrangiato da Margo Sanda, che ha anche diretto e lavorato il video. Margo è un’artista a 360°: produttrice, cantautrice e artista multimediale, vive da anni a Berlino lontana dalle influenze modaiole nostrane.
La Stanza Verde è uno spazio sicuro.
È dove vai per esprimere le parti di te che normalmente rimangono nascoste. Il queer, il violento, il fragile, l’amaro, il lutto, l’intransigente e il feroce. Il disco documenta una sofferta trasformazione personale servendosi di un mutevole amalgama di stili. Le cinque tracce dell’album si muovono attraverso una serie di idiomi sperimentali, dalla classica al pop retrò fino ad accenni di trap, spesso nell’arco di una sola canzone.
La maggior parte dei suoni che si trovano nell’EP sono field recordings che evocano il senso del tatto: registrazioni del rumore di conchiglie, rocce, bastoncini, acqua, del suono delle mani che esplorano diversi tipi di superfici e di pelle. Margo Sanda è una polistrumentista. In questo lavoro ha suonato i bonghi, la chitarra acustica, il clavicordo e la spinetta, registrando anche la voce, in stile gregoriano, di suo zio.
La protagonista indiscussa del disco, però, è indubbiamente la sua voce: fragile, calda, tenera, sensuale, che ti arriva proprio in faccia e nelle orecchie. Per far emergere la verità emotiva di queste canzoni, Margo ha scelto di cantare nella sua lingua madre, l’italiano. E sebbene gli arrangiamenti finali de La Stanza Verde siano il risultato di strati di suoni elaborati e programmati meticolosamente – tanto che un singolo pezzo è spesso composto da un centinaio di tracce – la musica risulta organica, intima, quasi liquida.
Come spiega la stessa Margo:
(…) il disco parla di come non si possa essere in controllo di tutto sempre. Parla di come ci si fa del male per scaricare tensione e dolore. Ma sopratutto questo EP parla della difficoltà di accettare me stessa come queer e gay. Questo avviene attraverso un’esplorazione del corpo, dei suoi ritmi naturali e la sua relazione con l’ambiente circostante. Il verde della natura, e quel senso di rigenerazione ed appartenenza che porta con sé mi hanno permesso di realizzare questo lavoro ed aprire porte dentro di me che erano ancora molto chiuse.
“Controllo” parla di come si deve accettare di non essere in controllo di tutto ciò che ci circonda.
Il video è una danza di cadute e schianti in un panorama desertico. Uno scenario colorato, vivo e psichedelico ritrae il testo del brano a tratti con ironia. Un occhio ferito racconta la storia della foglia di Aloe Vera di Margo che le ferisce l’occhio. Ciò è accaduto nel suo appartamento di Berlino dopo il suo ritorno dalla sua residenza DIY sulle Alpi e per l’artista ha simboleggiato sia la sua necessità di bilanciare il tempo nella natura e in città sia di affrontare i suoi problemi di controllo che si stavano rivelando dannosi.
Guarda in anteprima il video di “Controllo”, brano di Margo Sanda
Le grafiche 3D sono state realizzate dall’artista multimediale Pauline Faucheur.
La Redazione
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