Vi presentiamo in anteprima il videoclip de “Gli impavidi“, nuovo singolo di Tano e l’Ora D’Aria. La band nasce come piano d’evasione: il loro è un vasto repertorio di canzoni, ispirate, nel bene e nel male, dalla vita vissuta, dalla letteratura o solo da un’immaginazione problematica. Storie senza una morale, che anzi sembrano contraddirsi tra loro perché hanno come unica regola la libertà di cambiare idea e di ridere di tutto.
“Gli impavidi” racconta di una vita normale con le sue difficoltà quotidiane, spacciandola però per un’avventura epica, dai toni fantasy. Il presente viene raccontato all’imperfetto. Come un tempo passato, in cui gli impavidi dovevano misurarsi con creature mostruose nel bel mezzo della città per arrivare “ai confini del mese”. Ad ascoltarla oggi, la canzone, scritta nel 2019, sembra calzare perfettamente con la grande sfida con cui ci stiamo cimentando da più di un anno. Le parole del ritornello pulsano della speranza istintiva che un giorno i cimenti quotidiani saranno ricompensati, in un modo o nell’altro.
Guarda in anteprima il video de “Gli impavidi”, nuovo brano di Tano e l’Ora D’Aria
Il videoclip – diretto da Giacomo Scoditti – vuole raccontare visivamente la doppia anima del brano, rivisitando un topos dell’immaginario epico-letterario. L’idea è che ognuno di noi possa avere la propria personale “spada nella roccia” e che ogni giorno si provi ad estrarla. La macchina da presa, in un lungo e fluido piano-sequenza, segue il protagonista attraversando tutto l’appartamento, fino a raggiungere una grande stanza dall’aspetto mistico in cui a sorpresa scopriamo la mitica spada conficcata in un ammasso roccioso. Dopo l’ennesimo fallimento, il protagonista trova conforto tra le braccia della propria compagna. Il piano-sequenza continua e ci porta a spiare questo momento di intimità nel riflesso di uno specchio. Sulle ultime parole della canzone, il protagonista guarda la città dal suo balcone. E un attimo prima dei titoli di coda, un drago attraversa il cielo.
Molti, ascoltando “Gli Impavidi” ci hanno detto che racconta benissimo quello che abbiamo addosso da un anno e più: il mostro da sconfiggere, la speranza e la disperazione. La verità è che la canzone è nata nell’Agosto 2019, senza la pretesa di essere “profetica” ma col bisogno assoluto di raccontare la condizione di una giovane persona in un mondo famelico e di celebrare il coraggio di chi vive e combatte in questo presente dal futuro oscuro. Lo stesso bisogno ci ha portato a immaginare con Giacomo Scoditti un videoclip che, come la canzone, passasse fluidamente dalla realtà al fantasy e viceversa e che raccontasse visivamente una “sfida quotidiana”. La sfida, contemporaneamente, di “arrivare ai confini del mese” e di “cercare il senso nascosto”.
La Redazione
Scopri la musica che ti piace attraverso le nostre interviste, recensioni e tutte le attività!