Alosi, 1985: ciò che siamo, che saremmo potuti essere, che saremo
“Nessuno legge più i libri, non c’è più la fila il sabato a comprare i dischi. Siamo lontani da casa, fantasmi del rock ’n’ roll”. “I tempi cambiano”, cantavano i Negrita, e anche Pietro Alessandro Alosi sembra essersene accorto. Ecco perché, oggi più che mai – nell’era dell’homo digitalis, della spersonalizzazione e della conseguente omologazione…
Proud to be Italian: il “colpo notturno” dei Be Forest
“Dove sono finite le band italiane che cantano in inglese?”. L’articolo di Rockit, uscito agli inizi del mese di aprile, rileva la difficoltà per la stragrande maggioranza dei gruppi in questione ad emergere nella scena musicale nostrana, ormai letteralmente invasa dalla nuova ondata pop. Cosmo, uno a caso, sarebbe forse riuscito a raggiungere un simile…
I fantasmi dei Gomma siamo noi quando ci percepiamo invisibili
La Santa Messa dei Gomma si apre nel nome di fantasmatiche presenze, allo stesso modo in cui esordisce la tragedia shakespeariana dell’Amleto. Al cambio della guardia lo spettro fa la sua prima apparizione, poco dopo la mezzanotte. Rimane però muto, e poi si dilegua. Parlano, invece, e lo fanno da subito, altri fantasmi. Sono le…
Persi in un viaggio Funk… Shui Project
Feng shui: antica pratica cinese, ausiliaria all’architettura tradizionale. Arte di collocare le cose. Funk Shui Project: tentativo di collocare il funk al di fuori del proprio contesto naturale, al di là della sua comfort zone, per riadattarlo ad un altro contesto, quello hip hop. Decentramento di un genere attraverso combinazioni pressoché inedite, perlomeno in Italia.…
Music (not) for music’s sake: Lemandorle e l’estetica del rosa
De Lemandorle (tuttoattaccatononchiedetemiperchè) si può anzitutto dire che sono, sotto molti aspetti, “figlie del proprio tempo”. Incontestabilmente. Sì, ho usato il femminile e non è un errore di battitura. Ma su questo ci torneremo dopo. Dicevo, figlie del proprio tempo. Il duo torinese ha iniziato a far conoscere il suo elettropop “ballabile e malinconico” al(l’ormai…
Le Capre a Sonagli: “andiamo in pace verso la morte”. Beh, in pace mica tanto
Se c’è una cosa di cui, in generale, si tende a parlare con fatica è la morte. O magari, una certa idea di temporalità che necessariamente da questa si tira in ballo. Può quindi capitare che, alla maniera quasi di un gesto irriflesso, si sia portati non dico ad ammirare, ma perlomeno a nutrire una…
Scarda: oltre le passioni tristi
Torino. Magazzino Sul Po. Concerto di Scarda. 17 novembre 2018. Io che accenno a una corsetta lungo i Murazzi cercando di trascinare anche un paio di amici miei, convintisi all’ultimo a venire e non proprio di loro spontanea volontà. Per non dire costretti. Beh sì da me, da chi sennò? “Dai raga diamoci una mossa”.…
Di quando l’Ultima cena sabauda di Willie Peyote ci andò di traverso
Questa volta l’aspettare al freddo il bus, che dalla periferia di Torino avrebbe dovuto riportarmi in zone un po’ più familiari, si è rivelata un’esperienza a dir poco interessante. Soprattutto per quel che riguarda la varietà di “materiale umano” che ben si prestava ad un’attenta e indisturbata osservazione socio-antropologica. Che meraviglia. Lo ammetto, ci passerei…
Faber per noi
“Quando ero piccolo, a casa di mia nonna giocavo spesso con alcuni soldatini di plastica che riproducevano indiani e cowboys. Cresciuto con i film di Sergio Leone fin dall’età di 3 anni, avevo una passione per quegli sporchi eroi di frontiera, amavo quei cappelli sgualciti, il suono metallico degli stivali, la freddezza degli sguardi. Così…
The Freewheelin’ Bob Dylan: musica, amore, lotta
È capitato oggi. Sapendo che m’avrebbero fatto cosa gradita, un paio di amiche mie hanno ben pensato di regalarmi The Freewheelin’ Bob Dylan, il vinile. Azzeccattissimo, senza dubbio. Peccato solo che fosse già entrato a far parte della mia (esigua) collezione appena pochi giorni prima, ovviamente a loro insaputa. Che fare, allora? A questa domanda…