Boreale racconta la scelta di intrapendere un percorso da solista
Boreale è il progetto solista del cantautore romano Alessandro Morini, ex membro dei Mary in June. Dopo l’uscita di tre singoli, Maremoto, Maggio novantasei e Niente, qualche settimana fa è uscito il terzo singolo dal titolo Kilometri, un brano pop dalle sfumature elettroniche. In questo nuovo percorso, Boreale si mette a nudo in maniera più intima e personale, ecco cosa ci ha raccontato su ciò che accadrà nei prossimi mesi…
Chi è Alessandro di Boreale e chi era Alessandro dei Mary in June?
Boreale è l’evoluzione di quello che appunto era Alessandro dei Mary in June, il cambiamento si è verificato durante l’ultimo tour de Mary, dove ho iniziato a scrivere cose nuove, con dei testi e delle linee melodiche un bel po’ diversi rispetto a quello che scrivevo precedentemente. Mi ricordo ancora che quando iniziai a cantarle sentivo che era in atto un cambiamento abbastanza radicale, uscivano fuori cose molto diverse, a tal punto da dire agli altri componenti della band che forse era arrivato il momento di cambiare qualcosa.
Maggio novantasei è stato il singolo d’esordio che ha consacrato l’inizio di questo nuovo percorso artistico. Come è nata questa canzone?
Questa canzone è una delle ultime che ho scritto, mi ricordo che appunto era il periodo post tour, mi chiudevo in casa per scrivere. Maggio novantasei è nata dall’esigenza di raccontare il momento in cui dici davvero a te stesso e provi ad urlarlo (questa volta in maniera diversa rispetto al passato) che non hai più paura del buio, dove si racchiudono tutte le nostre paure che non ti permettono di andare avanti serenamente nella vita, quei ricordi che poi riaffiorano e ti sconvolgono.
Maremoto è stato il brano successivo, puoi raccontarci qualche aneddoto particolare sul video?
Maremoto è nato invece mentre ascoltavo ‘come è profondo il mare’ di Lucio Dalla, mi ha ispirato quel pezzo. Avevo un testo scritto pochi giorni prima e iniziai a suonarlo con la chitarra. Per quanto riguarda il video c’è stata la voglia di raccontare questo maremoto emotivo in maniera diversa, senza dover ricorrere per forza al mare, ed è stato scelto appunto un autolavaggio, che tra l’altro è una super esperienza, stare nell’auto durante il lavaggio, lo consiglio davvero a tutti.
Niente è l’ultimo pezzo prima dell’uscita dell’album, prevista per il 2020. Se dovessi descriverlo con un aggettivo, quale sceglieresti?
Ti anticipo che uscirà un altro singolo prima del disco, proprio in questi giorni insieme a Marta Venturini lo stiamo ultimando. Niente per me è introspettivo ma dinamico allo stesso tempo.
Quali sono le influenze artistiche che senti maggiormente nelle tue corde?
Alcune influenze del cantautorato italiano, da Dalla a Venditti, a Battisti, a Gaber e Gaetano, altre più attuali come i Tame Impala, James Blake, Bon Iver, Coldplay, passando per Salmo e qualcosa di Drake.
Cosa ascolta Boreale in macchina, di notte, mentre guida?
Tanta roba, ultimamente però sto ascoltando il singolo dei Coldplay ‘Orphans’, il singolo degli Of monsters and men “Wild roses”, l’ultimo disco di Salmo, Coma Cose, a volte capita anche qualche brano di Drake e qualcosa di Achille Lauro.
Un saluto ai lettori di Le Rane…
Cra cra. Lo so fa ridere soltanto me, ma mi è venuto spontaneo, scusate. Un saluto a Le Rane e grazie ancora, a presto ✌
Giulia Perna
Meglio conosciuta come @machitelhachiesto. Salernitana di nascita e bolognese per amore di questa città. Ha conseguito il titolo di Laurea specialistica in Comunicazione pubblica e d'impresa presso l'Università di Bologna. Si definisce "malinconica per vocazione". Da grande vorrebbe osservare le stelle. Crede nella forza delle parole, nella bellezza che spacca il cuore e nella gentilezza rivoluzionaria. Le piace andare ai concerti, mischiarsi tra la gente, sentire il profumo del mare e camminare sotto i portici.