“Fuori Salotto”, il salotto itinerante della canzone
Nel turbinio vorticoso del mercato musicale contemporaneo, fatto di frenetiche corse ai grandi numeri, ai sold out vertiginosi negli stadi, piogge di stream e marketing sfrenato, capita talvolta che qualcosa la si perda. I Social hanno sostituito la relazione con la connessione e questo in molti casi in termini di legami, di esperienze condivise, di rapporto, inevitabilmente ci fa perdere qualcosa nel modo in cui viviamo la musica. È dall’urgenza, dalla necessità di restare vicini e di accorciare le distanze tra chi ascolta e chi suona, che nasce “Fuori Salotto“.
Da un’idea del cantautore Lelio Morra, nasce così un format che prende avvio un anno fa dalla dimensione di house concert per poi evolversi come esperienza itinerante. Cambiano le location, cambiano i progetti artistici, ma non la mission ovvero “creare momenti di valore emotivo e culturale, ascolto e benessere partendo da quell’equilibrio nato in casa” che di volta in volta il format prova a declinare in giro.
I prossimi appuntamenti di “Fuori Salotto” vedranno esibirsi Anna Castiglia (+ Lelio Morra) il 5 aprile a Palermo e il 6 Aprile a Messina in collaborazione con Onda Pop Sicilia; Roberto Colella l’11 aprile a Milano e Il Cile (+ Merifiore) il 12 aprile a Roma; Matteo Alieno (+ Gino Fastidio) il 14 aprile a Napoli in collaborazione con Il Cuore Di Napoli. Il resto della programmazione la trovate nella grafica alla fine di questo articolo, mentre le prevendite sono disponibili qui.
Intanto abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchiere con Lelio Morra, ideatore e direttore artistico della rassegna, per farci raccontare meglio come si svolge il tutto.
Ciao Lelio, come stai? Nonostante siamo entrambi di Napoli non ci siamo mai beccati: riflettevo come distanze restino tali anche se internet rende le comunicazioni possibili anche senza incontrarsi. Mi hai parlato spesso di “Fuori Salotto” e pensavo che voglio assolutamente venirci, soprattutto perché mi sembra abbia il principale scopo di creare attraverso la musica delle connessioni reali. Dico bene?
Ciao Raffaele e ben trovato! Dai bene grazie. Sì, è vero, non ci siamo mai conosciuti di persona ma ho sempre avuto modo di apprezzare il vostro modo di raccontare e supportare musica! Dici bene, Fuori Salotto è un progetto a cui mi sto dedicando con passione e tra le ragioni della sua genesi c’è il desiderio di creare connessioni e ascolto.
Per i lettori delle Rane che non conoscono il format, ci spieghi brevemente come nasce e che cos’è “Fuori Salotto”? Come nasce?
È nato a casa, a Milano, poco meno di un anno fa. Mi ritrovavo ad osservare dalla mia prospettiva lo sfiorire di un ambiente legato alle canzoni e mi metteva in difficoltà, in discussione, e nell’esigenza di reagire. Abbiamo messo insieme una serie di esperienze per dire “ok, proviamo a inventarci qualcosa”.
Così abbiamo invitato Roberto Colella a suonare in chiave acustica a casa e fu meraviglioso. Alle persone abbiamo offerto vino ed un piatto di pasta, abbiamo invitato MrMoreLove (artista eclettico) a presentare una sua collezione e da lì il tutto ad oggi non si è fermato. Si è sviluppato poi come rassegna itinerante che porta, dove si creano i presupposti, un’esperienza che vuole creare momenti di valore emotivo e culturale, ascolto e benessere partendo da quell’equilibrio nato in casa che proviamo a declinare in giro.
Notavo, nella programmazione che mi hai fatto leggere, che i progetti artistici coinvolti si ripetono per più date: con “Fuori Salotto” hai cercato di creare una sorta di circuito come, mi viene in mente, il Sofar Sound?
Ci sono alcuni artisti che ci hanno riconfermato fiducia dopo la prima volta ma magari in un’altra città o chi, ad esempio, nel calendario primavera 2024 è presente in più di un appuntamento. Dietro questo aspetto c’è solo il desiderio di far girare musica che incontra il gusto e la disponibilità dei diversi collaboratori coinvolti. Sofar Sound è una realtà che amo e per cui ho avuto modo di suonare a Milano e Napoli. Senz’altro è un modello di riferimento.
In futuro saranno coinvolti altri artisti?
Sì, siamo a lavoro e mi affascina sempre più anche il rafforzare il coinvolgimento dei linguaggi artistici altri dalla canzone, che vanno poi a definire l’esperienza itinerante, una sorta di rolling factory.
Come è stata la risposta di pubblico in queste prime fasi del format?
Per fortuna sempre bene, di volta in volta proviamo a migliorare le imprecisioni o i passi falsi. È un lavoro costante e di maniacale attenzione che mi auguro possa confermarsi e strutturarsi gradualmente.
Sempre nella programmazione notavo delle collaborazioni con alcuni concerti che si terranno a teatro. Non si rischia di perdere la dimensione “intima” su cui è fondato in un certo senso questo progetto?
Capisco la domanda e ci ho riflettuto. La ricerca delle venue è verso quelle non convenzionali, è l’ideale, ma non mi piace l’idea di veicolarmi a priori. Per questo laddove si riscontra interesse in una struttura come, ad esempio, un teatro o un club, si prova con gli ingredienti dell’esperienza a rendere il tutto non convenzionale.
Una domanda su di te: come ci si sente a passare da artista e quindi performer di uno spettacolo a organizzatore? Quali sono state le principali difficoltà di cui, da artista, ignoravi l’esistenza?
Nel tempo ho avuto modo di osservare che i musicisti sono divisi tra quelli che dell’aspetto organizzativo/manageriale non ne vogliono sapere granché e chi per inclinazione o esigenza ci sta dietro. Appartengo alla seconda categoria. Da musicista è bene lasciare che chi ti rappresenta porti a terzi la tua visione e gli interessi. Le dinamiche vissute e le relazioni instaurate sono bagaglio del progetto ma è un equilibrio delicato e specie all’inizio non ero convinto di espormi proprio per questo, ma ha sempre rappresentato un valore per me che provo a tutelare, un passo alla volta e evitando di esserne risucchiato.
Per l’estate è prevista una serie di appuntamenti all’esterno?
Ci siamo a lavoro, ci vediamo fuori salotto 😉
Raffaele Nembo Annunziata
Sono Raffaele Nembo Annunziata, direttore e fondatore de Le Rane, spero che sia stato di tuo gradimento ciò che hai trovato da queste parti. Torna presto!