La prima volta all’Ariston di Shari: ci piace questa Gen Z al Festival di Sanremo
Ed eccoci qui, di nuovo. Anno nuovo, Sanremo nuovo. Che poi quest’anno più che il Festival della canzone italiana sembra il Festivalbar; ci manca solo che Amadeus se ne esca con le due compilation rossa e blu. In effetti a fine Festival potremmo pensare di creare due playlist su Spotify: Sanremo 2023 rossa/ Sanremo 2023 blu (non mi copiate l’idea eh eh eh). Bene, amarcord a parte, finalmente è arrivata la settimana che ci farà fare le ore piccole e che riuscirà a tenere incollati alla tv gen z, millennials e boomers. Abbiamo fatto due chiacchiere con Shari.
Quest’anno il buon vecchio Amadeus ha dato una “scossa” mettendo su una kermesse per i nostalgici, ma anche per chi ama le novità. Grande curiosità per Paola e Chiara – ammettiamolo – ma anche per Ariete, Gianluca Grignani e un po’ anche per i preistorici Cugini di Campagna, dai.
Non solo meteore, ma anche matricole.
In scaletta troviamo nomi come Madame, LDA, Tananai (che speriamo non arrivi di nuovo ultimo) e il ritorno di Ultimo – il quale sembrava aver chiuso per sempre la porta del teatro Ariston. Tra le matricole, quella che mi ha incuriosito maggiormente è Shari, classe 2002. Nata in provincia di Gorizia, nel 2022 partecipa a Sanremo giovani con il brano Sottovoce arrivando fino in finale. Da qui si aggiudica un posto tra i big di Sanremo 2023 dove canterà il brano Egoista.
Rispetto agli altri non è stata notata subito, o almeno in parte. Eppure Shari ha una bella (timida) grinta. Sin da piccola ha la passione per la musica, ama Rihanna, vanta collaborazioni come quella con Salmo, è autrice di diversi progetti e tanto altro. Qualche giorno fa abbiamo fatto due chiacchiere su Zoom e oltre a parlare di Sanremo ho scoperto che abbiamo in camera lo stesso poster dei Pink Floyd.
Immagino che questo sia un periodo un po’ particolare per te. Sanremo è un palco importante.
È dura, psicologicamente è dura. Devo ancora salirci. Vedremo quando arriverà la parte peggiore. Sarà dura emotivamente, però ci saranno anche belle emozioni, quindi un bel equilibrio.
Immagino anche condividere il palco con artisti di un certo calibro. A volte mi metto nei panni di ragazzi di 18 anni che gareggiano con artisti come Marco Mengoni.
Sì, molto figo. Sono contenta perché anche loro mi conoscono. Ovviamente il mio obiettivo è il pubblico, ma sapere cosa ne pensano loro sarebbe figo.
Ti sei già approcciata con qualcuno?
Ho beccato un po’ di artisti che già conoscevo. Poi non avevo mai visto prima Paola e Chiara e Colapesce e Dimartino.
Quindi voi le canzoni degli altri concorrenti non le sentite in anteprima?
No. Si potrebbe sentire le prove degli altri, ma dopo le mie sono andata a riposare.
Beh, meglio perché immagino le ore piccole durante la settimana. Non so se sei una persona ansiosa che dorme poco.
Io dormo di solito 12 ore a notte, penso che sarà un problema ma vabbè.
Vuoi parlarci un po’ del brano?
Sono molto contenta di questo brano. Devo dire che mi piace anche cantarlo molto dal vivo. Mi emoziono a cantarlo e riesco anche a valorizzarlo con la mia voce (che non è scontato). Delle volte mi trovo a scrivere delle canzoni che non riesco a cantare e mi metto nei casini da sola. Invece stavolta sono riuscita a mettermi in risalto. Poi la canzone l’ho scritto in un momento totalmente a caso in cinque minuti. È uscita molto naturale, quindi sono molto sicura. Non so cosa potranno pensare gli altri. Magari non piacerà a nessuno, ma io sono sicura del brano.
Hai un timbro particolare. Questa cosa mi piace perché è un po’ diverso rispetto alle voci che ascoltiamo sul palco dell’Ariston. Siamo abituati ad artiste come Giorgia ed Elisa – che per carità sono dei mostri – però è bello quando c’è qualcosa di nuovo.
In Italia è un po’ così. La voce la devi cantare in quel canone impostato. Io sono totalmente fuori dal canone della voce italiana. Mi mangio le parole, sono arzigogolata. Sono un po’ più strana.
Per quanto riguarda la serata delle cover. Ho visto che farai un medley di Zucchero con Salmo.
Per me Zucchero è un grande. Fa musica soul che tra l’altro l’ha portata lui in Italia. Forse mai nessuno c’è riuscito come ci è riuscito lui. Secondo me spacca tantissimo e poi lui molto spesso va in giro a cantare con questa donna che gli fa i vocalizzi e quindi ho pensato che fosse perfetto per un duetto.
Tu da piccola ti saresti aspettata di arrivare a Sanremo?
No (ride).
Pensi al giudizio della critica e al pubblico?
Più che altro ci posso pure pensare una notte intera, ma non saprò mai cosa penseranno. Possono dirmi “la nuova Beyoncé” oppure “ma chi è questa e perché non è rimasta a casa sua”, cioè non ne ho proprio idea. Speriamo vada bene. Delle mie esibizioni spero di riuscire bene a cantare come in prova altrimenti potrei arrabbiarmi molto (ride). Spero di cantare bene, poi del resto sono lì per cantare e se non sono brava abbastanza dico “io sono qui per fare musica”.
Prima mi dicevi che molti dei concorrenti ti conoscevano già. Forse è una domanda un po’ stupida, ma come ti trattano quando ti vedono?
Più cose belle fai e più ti trattano bene e ti dicono cose belle. Man mano che facevo sempre più cose e mettevo magari i video dove cantavo, vedevo che c’era più interesse a conoscermi. Però io sono sempre piccolina e ho tutta la carriera. Sì mi trattano bene e cercano sempre di darmi consigli.
C’è stato qualcuno che quando lo hai visto hai detto: “oddio canterò sullo stesso palco dove si esibirà lui/lei”?
Giorgia. Sono molto onorata. Lei è tipo una divinità per me.
Amadeus invece come ti è sembrato?
È un grande anche lui. È stracarino e ha questo istinto paterno. Lui ha sentito tutte le canzoni e ha una certa responsabilità sulle spalle e ci vuole bene, si vede proprio.
Dopo Sanremo hai in mente di fare qualcosa?
Ho in mente di far uscire tanta musica perché sono piena di canzoni da parte e così riesco a farmi conoscere di più. Spero di cantare dal vivo, ma non ho ancora i dettagli.
Prima abbiamo detto che nella serata delle cover porterai Zucchero. Avevi pensato ad altro?
Avevo pensato a Mina, ma mi hanno detto di fare attenzione perché è un po’ un colpo grosso e poi con Salmo stavamo valutando anche qualcosa che fosse nelle sue corde. Avevamo pensato anche a cose di Vasco Rossi. È stato molto difficile, ma ce l’abbiam fatta e abbiamo scelto bene, secondo me.
La scelta di Salmo come feat. durante la serata delle cover è stata immediata o avevi pensato anche a qualcun altro?
Quando abbiamo preso questa decisione ero contentissima. Sarebbe stata la prima scelta ovviamente. Se lui non ci fosse stato perché diceva ‘se la canzone non mi esce bene non ci vengo’ diceva. Allora se non viene chi chiamo? Avevo pensato ad Elisa perché è di Monfalcone, ma se l’è già presa Giorgia quindi alla fine era destino.
Ecco, adesso ti faccio una domanda che faccio sempre nelle interviste. Il duetto – fuori Sanremo – che vorresti fare. O con chi vorresti collaborare.
A me piace molto Rihanna, ma se devo dire un duetto a livello di voci direi Post Malone e The Weeknd. Italiano invece Lazza, sarebbe figo. Ce ne sono un botto. L’altro giorno ho beccato Fasma, molto bravo anche lui. C’è anche Izi che mi piace come scrive. Anche Ariete mi piace come canta e anche Madame.
Lucrezia Costantino
Sono una scettica nata e cresciuta in Puglia, milanese d'adozione. Nella mia borsa non mancano mai gli auricolari e le chewing gum. Amo il cinema, i tramonti al mare e i dolci.