Lefrasiincompiutedielena racconta chi è questa donna che gli gira in testa
LefrasiincompiutediElena nasce a Roma, tra piazza Bologna e la Nomentana, fra il quartiere Trieste e il Policlinico. Il tutto da una semplice esigenza: tornare all’essenza delle canzoni,quasi come un gioco o una sfida che prende forma a Settembre del 2017. Ha dichiarato di aver iniziato questo progetto “per terminare quello che Elena non ha più raccontato a nessuno”. Nato a gennaio, ama l’autunno, ha provato a stare lontano dalla musica ma non ci è riuscito. Ha ascoltato Bach, Lennon, Morrisey e Noel Gallagher. Ama poche cose e ne odia troppe. Tipo guidare. Perdere tempo. Le parole messe a caso. Le canzoni che scrive.
“Lenzuola” è il secondo singolo de LefrasiincompiutediElena per Romolo Dischi (dopo la pubblicazione di “Ciglia”) e anticipa l’album d’esordio in uscita nella primavera del 2020. Il brano è stato inserito nella playlist “Scuola Indie” di Spotify. Si tratta di una ballad malinconica a cui l’artista è particolarmente legato: le lenzuola rappresentano il luogo/non luogo dove spesso si lascia stare tutto, metaforicamente e non.
Chi è Elena?
Un figura che si pianta in testa e ascolta per prima le canzoni che scrivo, quello che penso.
Mi piaceva il nome. Tutti siamo un po’ Elena e tutti ne abbiamo avuta una. Mi diverte che in tanti mi fanno questa domanda. Sta diventando quasi mitologica 😂
Chi sei tu?
Quello con in testa Elena, o forse il suo alter ego maschile. Lascio il dubbio a me stesso.
I primi singoli sono stati pubblicati in forma del tutto indipendente. Cosa pensi del panorama musicale in Italia adesso?
Mi piace il fatto che i ragazzi da un po’ di anni sono tornati ad ascoltare le canzoni in italiano, a cantarle nei concerti. Mi spiace che si è persa un po’ quella scena totalmente indipendente. Non mi piace che ci si deve sempre in qualche modo omologare. È difficile essere creativi al tal punto da creare o meno tendenza se ci sono dei canoni da rispettare. Lo noto anche nei ragazzi più giovani che ho avuto il piacere di produrre. Comunque mi piace osservare il panorama in genere. C’è gente figa secondo me.
Parliamo del tuo ultimo singolo uscito per Romolo Dischi. Si chiama “Lenzuola” e tu stesso l’hai definito come il brano più tormentato che hai scritto fino ad ora. Spiegaci il perché…
Più che altro è tormentato rispetto ai precedenti pubblicati che erano scritti con un filo speranzoso in più. Racconta semplicemente quella fase in cui che non si è pronti alla fine o ad un nuovo inizio.
Sei molto legato a Roma ma anche alla Puglia. Parlaci delle tue origini e del rapporto con la capitale…
Sono nato in Puglia, dove vivo. Roma è stato per un bel po’ di tempo un luogo sicuro dove rifugiarmi e dove credere in me stesso. E lo facevo spesso. Lo è ancora, anche se in una maniera emotiva diversa. È stato uno sfondo reale per le canzoni.
Carmine Tundo (La Municipal) ha svolto un ruolo importante nel tuo percorso artistico. Come vi siete conosciuti?
Più che importante nel mio percorso artistico, credo sia una figura importante per tutta la scena musicale indipendente delle mie parti.
Personalmente mi ha sempre spronato a continuare con LefrasiincompiutediElena. Nonostante forse non appare così è uno che trasmette coraggio e voglia di fare.
Alla base, c’è un valore affettivo e di stima che va oltre il mondo della musica. È una persona a cui voglio bene con cui ho passato dei bei momenti, e quando capita bissiamo volentieri. Non mi ricordo esattamente come e quando ci siamo conosciuti.
A Marzo uscirà il tuo primo album, cosa dobbiamo aspettarci da te?
È un disco testardo. Romantico ma con un attitudine che sento vera. L’ho voluto fortemente. Poi sto già scrivendo e producendo la roba nuova.
Un saluto ai letto di Le Rane..
Un saluto ai lettori di Le Rane, una webzine che seguo sempre e da anni.
Love, LefrasiincompiutediElena
ps. Grazie!
Giulia Perna
Meglio conosciuta come @machitelhachiesto. Salernitana di nascita e bolognese per amore di questa città. Ha conseguito il titolo di Laurea specialistica in Comunicazione pubblica e d'impresa presso l'Università di Bologna. Si definisce "malinconica per vocazione". Da grande vorrebbe osservare le stelle. Crede nella forza delle parole, nella bellezza che spacca il cuore e nella gentilezza rivoluzionaria. Le piace andare ai concerti, mischiarsi tra la gente, sentire il profumo del mare e camminare sotto i portici.