I Loren promettono che “Ci salveremo tutti”!

Dei Loren sappiamo ben poco ma quel che sappiamo ci fa già pensare che questa band è da tenere d’occhio. Da poco sono entrati a far parte della famiglia di Garrincha Dischi. Rispondono ai nomi di Francesco, Marco, Giovanni, Riccardo e Gabriele.

Rolling Stone ha pubblicato qualche giorno fa in anteprima il video di “Ci salveremo tutti”, primo singolo della band. Un inno alla libertà, nell’accezzione più ampia possibile. Sono queste le premesse con cui i Loren ci presentano il video di “Ci salveremo tutti” diretto da Adriano Giotti e girato negli Stati Uniti.

Quanto alla copertina, la firma è di Baronciani, in molti infatti l’hanno vista appesa ai concerti o postata sui social da varie band: una stratagemma messo finemente in atto da KeepOn, Dischirotti e ovviamente Baronciani. Gli abbiamo chiesto cosa dobbiamo aspettarci da loro ed ecco cosa ci hanno risposto…

Loren, una bella sorpresa. “Ci salveremo tutti”, da chi? Da cosa?

Innanzitutto grazie per “la bella sorpresa”.

“Ci salveremo tutti” è un modo per esorcizzare la paura delle scelte e dei continui contrasti, interiori ed esteriori, che ci vengono messi davanti tutti i giorni. Bisogna salvarsi dalle cose negative ma molte volte anche da noi stessi.

Come vi siete conosciuti?

Sinceramente ci conosciamo un po’ da sempre. Marco e France sono cugini. Gabri abitava dietro l’angolo e Giovanni è arrivato all’età del liceo, Riccardo qualche anno dopo. 

Il video del brano è diretto da Adriano Giotti ed è stato girato negli Stati Uniti. A chi è venuta l’idea?

L’idea di fare un video così era un po’ in tutti. Ogni giorno leggiamo in giro che certi tipi di famiglia, piuttosto che altri, non esistono o hanno meno valore. Ci sembrava giusto segnare chiaramente la distanza da chi la pensa così. Adriano ha scritto in dettaglio la storia e l’ha resa per come è. Il fatto che sia girato in California, con uno stile che appartiene più al linguaggio cinematografico che a quello dei videoclip, è una cosa che, in qualche modo, porteremo avanti anche nei prossimi video, ma non posso dire di più. 🙂

Bella questa fotografia di libertà, due donne che si tengono per mano e condividono un viaggio..

Ci andava di rappresentare la bellezza di poter fare scelte lontano dai pregiudizi degli altri, poi Nataly, Jennifer e Adriano hanno fatto il resto.

La copertina invece porta la firma di Baronciani, illustratore e fumettista illustre nell’ambiente indipendente italiano. Cosa volevate trasmettere?

Abbiamo contattato Baronciani perché, con Garrincha Dischi, eravamo alla ricerca di una locandina quasi cinematografica per lanciare la canzone. Volevamo un’estetica precisa. Abbiamo pensato che dalle sue mani potesse uscire una cosa molto bella e crediamo di avere avuto ragione. Dal cartellone siamo andati oltre infatti Alessandro ha pure disegnato una striscia ispirata alla storia che può essere trovata sui nostri canali.

“Abbiamo bisogno di litigare con noi stessi per fare pace con gli altri”.. una frase che mi ha colpito molto..

Dai mi fa molto piacere! È anche una delle nostre frasi preferite.

Cosa ne pensate di quest’ansia che ci prende quando dobbiamo lasciare le cose certe per quelle incerte?

Viviamo nell’epoca dell’ansia, c’è poco da fare. Non so cosa rispondere, stai parlando con persone che si stanno buttando nel campo musicale che è il settore più incerto del mondo. L’ansia è diventata una compagna di viaggio. Sarebbe bello avere più possibilità di sbagliare, si vivrebbe meglio.

Quali sono i modelli musicali a cui vi ispirate?

Ormai con gli strumenti attuali ci sono così tanti input giornali e così tanti brani che ascoltiamo che è veramente difficile restringere il cerchio a pochi nomi. Sicuramente da band, quale siamo, abbiamo ascoltato tanto i grupponi internazionali (Coldplay, Radiohead, The killers, King of Leon, Foo Fighters…) mentre, per il testo, ci interessa tutto quello che succede, dai cantautori enormi del passato, alla nuova scena. Per far capire che ormai ci si trova a prendere spunti ovunque,  uno dei dischi che ci ha influenzato di più ultimamente è Phase di Jake Garratt anche se, apparentemente, con noi non c’entra nulla.

Fate parte della grande famiglia di Garrincha Dischi che sta spopolando sulla scena bolognese e non solo. Come è nata questa collaborazione?

Garrincha è realmente una grande famiglia. È stato assurdo essere trattati da pari da artisti molto affermati come Lo Stato Sociale (freschi di Sanremo). È stato incredibile come tutti si siano attivati per farci pubblicità nel giorno all’uscita del singolo e, soprattutto, nei giorni precedenti. La collaborazione, come succede molte volte, è nata per caso; una serie di coincidenze fortunate. Da quel momento ci siamo messi a testa bassa a preparare il disco insieme.

Come nasce una canzone dei Loren?

Nasce dai testi e dagli spunti di France o Marco che, poi, vengono riordinati e lavorati insieme, in studio, fino a diventare convincenti. A questo punto arriva l’intervento di Alex Marton (produttore artistico della band) con cui vengono limitati i dettagli e discusse tutte le varie sonorità. Tutto questo lavoro avviene sotto gli occhi di Nicola Hyppo Roda di Garrincha Dischi che ci aiuta con il taglio da dare ai brani. Alla fine di tutto questo abbiamo la Canzone dei LOREN.

Ora da voi cosa dobbiamo aspettarci?

Altri singoli! Poi un album bello intenso e vario entro la fine dell’anno con cui speriamo di poter affrontare un bel tour visto che suonare dal vivo è la cosa che amiamo fare di più.

Un saluto per i lettori di Le Rane..

Avendo letto molti articoli de Le Rane è un po’ strano salutare e cambiare parte ma comunque un grande abbraccio a tutti e ci vediamo presto in giro.

 

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