2001, l’alba di un nuovo millennio. È l’ultimo anno della Lira, le Torri gemelle, la Roma vince lo scudetto. Di certo un mondo diverso da quello che si era immaginato Kubrik in “2001, Odissea nel spazio”, ma di sicuro un mondo strano. Oggi, dopo diciotto anni, quel mondo strano è rimasto tale e la generazione 2000 viene chiamata da tutti “millennials”. A 18 anni c’è chi rincorre un diploma, chi la patente e chi un sogno. Marco e Alessio nascono in quell’anno strano, uno a Roma e uno Napoli. Alessio oggi è conosciuto come Lil Kaneki, Marco come Drast, hanno 18 anni e sono sbarcati sul panorama musicale italiano come Psicologi.
Li ho incontrati ad Eco Sound Fest per Futura 1993, durante una tappa del loro primo tour estivo nel mondo dei grandi, quelle prime date in cui ti rendi conto che la tua “musica da cameretta” diventa di tutti. Mi avvicino al gruppetto di ragazzi nel backstage, tra cui c’è anche Tredici Pietro, grande amico dei due e chiedo se posso fargli qualche domanda sul loro progetto: “certo fratè”.
Evito di fargli la classica domanda sul perché del nome che hanno scelto per il loro duo e iniziamo a chiacchierare.
Cominciamo con una domanda semplice ma preparatevi che vi farò un’intervista strana: come vi siete conosciuti?
Drast: Guarda è molto semplice: lui era fidanzato con una mia amica di Napoli, ci vedevamo tutti insieme a casa mia e da lì è nato tutto in chill, a Napoli.
Quindi anche tu, Alessio, seppur romano doc, sei molto legato a Napoli.
Kaneki: Si, assolutamente, ho un debole per Napoli.
Maradona o Totti?
Drast: Maradona.
Kaneki: Totti.
Pizza o amatriciana?
Drast: Pizza.
Kaneki: Amatriciana.
Della serie: bello tutto ma ad ognuno il suo. Tra una risata e l’altra si continua a parlare di Roma e Napoli, di come la forte impronta passionale delle due città abbia influito sulle loro vite e sulle loro personalità, di quanto sia difficile ma meraviglioso vivere in un quartiere come San Lorenzo (dove Alessio è nato e cresciuto) o a Ponticelli. Di quanto ti diano non sapendo di darti. Kaneki e Drast sono simpatici, due diciottenni con la voglia di spaccare il mondo, incazzati e determinati, che sanno bene chi sono e da dove vengono ma soprattutto dove vogliono arrivare.
Con “Alessandra” prodotta da Frenetik&Orange, due produttori importanti per il movimento musicale italiano del momento, vi siete affacciati al grande pubblico. Oltre a lavorare con loro, con quale altro producer vi piacerebbe lavorare?
Kaneki: Sick Luke e Mr. Monkey.
Drast: Mi piacerebbe molto lavorare ancora con Gengar e Axel Legit, il mio preferito essendo cresciuti insieme ed essendo molto affini, con i quali già lavoriamo. Un sogno sarebbe Mace e, si, anche per me Sick Luke. Anche Zef spacca.
E invece altri artisti con cui vi piacerebbe collaborare e fare un feat?
Kaneki: io con Drast.
Drast: io Lil Kaneki!
Complici tutta una serie di fattori, primo fra tutti il fatto che siete un duo e che la vostra etichetta sia Bomba Dischi, in molti articoli su di voi ho letto di paragoni, che secondo me sono molto superficiali, con Carl Brave e Franco126. Una volta per tutte diteci la vostra su questa faccenda!
Drast: Licenziamento immediato per chi ci paragona a loro (ride). Facciamo due cose completamente diverse.
Kaneki: Massimo rispetto per entrambi, specie per Franco126 che personalmente amo particolarmente e che, a livello di scrittura, reputo un’ispirazione, ma sì, è un paragone improprio in quanto facciamo due cose completamente diverse dal progetto “Polaroid”. Conta che in “Diploma” sì, ci sono le chitarre, ma non c’è neanche l’autotune. Il paragone deriva forse dalla romanità, ma la quella di San Callisto e di San Lorenzo sono due romanità diverse. Sempre unite però dal sampietrino e dall’impronta underground.
Ottimo, chiarito questo: 3 dischi della scena italiana. Uno ve lo ascoltate voi, uno lo regalate ad una pischella, uno lo buttate nel cesso. Anche più di uno.
Drast: Allora mi comprerei per me “FSK Trapshit”, uno dei migliori dischi dell’anno secondo me e l’ultimo di Venerus. Ad una pischella regalerei “Stanza Singola” di Franco126 e l’ultimo di Liberato, da buon napoletano. Nel cesso forse butterei Junior Cally.
Kaneki: Io mi comprerei il vinile remastered di Guccini. Ad una ragazza regalerei Stanza Singola anche io e “Scialla Semper” di Massimo Pericolo, specie una traccia, “Miss”, che non è in Scialla Semper ma che serve. Poi da buttare nel cesso ci sta tanta di quella roba che è la domanda più difficile di tutte… butterei Peter White e tutta Maciste Dischi a seguire.
E invece un artista che ha ispirato, ispira e continuerà ad ispirare i vostri percorsi artistici?
Drast: sicuramente Niccoló Contessa.
Kaneki: ce ne sono più di uno, ma uno a cui davvero non potrà mai dire un cazzo nessuno per me è Nino Manfredi.
Sei proprio romano tu Alè!
Kaneki: un sacco e lo saró sempre.
Ed è proprio questo l’augurio che faccio ai due a fine intervista, oltre a quello di spaccare come stanno facendo: di rimanere sempre così, veri e genuini. Due bravi ragazzi, non solo sul palco. Come direbbe Guccini, a tal proposito, “gli eroi son tutti giovani e belli”.
Alessandro Becattini
Futura 1993 ha raccolto per Le Rane un punto di vista particolare su Psicologi. Alessandro Becattini è un grafico, art director, comico e il creatore di Futura Suona, realtà laziale che ci piace non solo per il nome che abbiamo in comune ma anche per tante iniziative super che animano Lazio e dintorni e che troviamo a dir poco originali. È andato per noi al sempreverde Eco Sound Fest di Caprarola (VT) per il concerto di Psicologi. Ha intervistato per noi i ragazzi e questo è quello che ne è uscito.
Foto in copertina di Daniele L. Bianchi x XL Repubblica
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