Riva, tra Maradona e Gigi Riva: “Buona Fortuna così” traccia per traccia
Lo scorso 28 Novembre è uscito “Buona Fortuna così”, il nuovo Ep dei Riva, pubblicato da Suonivisioni in licenza esclusiva a Oyez!. Nonostante si tratti del secondo lavoro discografico, la band napoletana dimostra di avere consapevolezza e maturità artistica notevoli. Stiamo parlando di un sound elettronico deciso e raffinato, che a tratti ricorda Flume e The Weekend, ma anche un po’ Venerus. Tutto ciò si intreccia a testi romantici ma allo stesso tempo un po’ nostalgici e scanzonati, dando vita ad un cantautorato pop innovativo. Il mix è davvero sorprendente e rende questo lavoro uno dei più interessanti tra le uscite di quest’anno.
Alla luce di ciò, ci è sembrato doveroso far loro qualche domanda…
Partiamo dal titolo di questo lavoro: “Buona fortuna così”. Perché questo titolo? E cosa vuol dire quel “così” finale?
Diciamo che se te lo dico non c’è più sfizio. Vabè, te lo dico: è come quando dici “Così” e fai segno con le braccia per dire “Tanto”.
Il vostro nome, Riva, è anche un omaggio a Gigi Riva. Da cosa nasce quest’ammirazione per l’ex calciatore del Cagliari? Anche perché parlando di miti del calcio e sapendo che siete napoletani, i primi nomi che verrebbero in mente sono altri.
Gigi Riva per il suo attaccamento alla maglia del Cagliari e per aver rifiutato i soldi dei grandi club per rimanere vicino alla gente che lo amava. Questa sua scelta rappresenta molto il mio modo di vedere le cose nella vita: devo stare bene con le persone che mi stanno accanto, tutto il resto viene dopo.
Ascoltando il vostro EP, i primi aggettivi che mi sono venuti in mente sono stati “innovativo”, “raffinato” e “deciso”. Voi come lo definireste?
“Deciso” sicuramente. Per il resto non riesco a dirti altro. Io so che dentro ci sono un sacco di cose sulle quali riflettere, tutti i concetti espressi sono autentici e reali. Ecco, direi “Autentico”.
Aiutateci a capire meglio il vostro Ep, raccontatecelo traccia per traccia. Sicuramente ci saranno spiegazioni, aneddoti o storie che meritano di essere raccontati…
CRYSTAL BALL
La canzone è nata pensando alla passeggiata che faccio con la mia fidanzata la domenica mattina per andare al bar; è una conversazione fra due innamorati che camminano in un giorno di festa.
OSSA
Per me, Stefano e Flavio un punto di svolta dopo mesi e mesi in studio a cercare il sound.
FALENE
Falene mi fa venire in mente i giorni in cui abbiamo scritto e realizzato il videoclip. Un’esperienza bellissima con Nicholas Mottola e Corinne Barlocco. Guardatelo, è su Youtube.
ACQUARIO
Ogni volta che la ascolto penso sempre che lo special doveva essere il ritornello.
L’idea di arrangiamento ci è venuta una sera nella mia saletta di Pomigliano d’Arco, mentre provavamo una Roland degli anni 80. Poi, in tempi record, Stefano ha completato il beat e sono andato a cantarlo da Giuliano Dottori a Milano; Giuliano ci ha anche aiutato nella stesura degli arrangiamenti di tutto l’ep.
Ho scritto il testo perché mi sentivo in trappola.
HIT MANIE
Le parole sono nate in un periodo in cui mi sembrava tutto nero (era lo stesso periodo di Acquario). Avevo troppe cose da fare, non avevo più tempo per niente. Ricordo che solo mentre mi facevo la doccia avevo la percezione di star curando me stesso, il mio corpo e il mio umore.
VELLUTO
Velluto l’abbiamo registrata almeno in 4 versioni. Poi, come accade spesso, siamo tornati alla prima. È l’ultimo pezzo dell’ep e si chiude con una serie di promesse che mi faccio ogni volta che la canto.