1996: dagli Afterhours alle Spice Girls, cosa accadeva un quarto di secolo fa?

Sono passati 25 anni dal 1996, anche se, a dirla tutta, ne sembrano passati almeno il doppio, specialmente considerando l’ultimo anno e mezzo. Eppure in questo quarto di secolo abbiamo visto succedere di tutto: pandemia, guerre, cadute di regimi e di leader politici, l’avvento dei social network, nuove modalità di lavoro e nuovi mestieri, nuovi stili e nuovi generi musicali. Sebbene molte cose siano cambiate rispetto a quell’anno, è anche vero che diverse cose sono rimaste simili o uguali.

Come per il 2021, anche il 1996 in Italia iniziò con una crisi di governo – che novità – che portò alle elezioni anticipate e al Governo Prodi I. Anche quell’anno ci furono gli europei di calcio (vinti dalla Germania) e la XXVI Olimpiade si tenne ad Atlanta.

Se quest’anno abbiamo vinto l’Eurovision, però, il 1996 segnò il terzo anno di fila in cui il nostro Paese non partecipò alla competizione canora. Un duo (Ron e Tosca) vinceva Sanremo, mentre una band (Elio e le Storie Tese) arrivava seconda: quest’anno è stato l’esatto contrario. Se Laura Pausini nel 2021 ha vinto il Golden Globe per la Miglior Canzone, nel 1996 Il Postino di Massimo Troisi vinceva l’Oscar per la Migliore Colonna Sonora, composta da Luis Bacalov, Sergio Endrigo, Riccardo Del Turco e Paolo Margheri (anche se la paternità della colonna sonora agli ultimi tre fu riconosciuta solo dopo una lunga vicenda giudiziaria).

Un quarto di secolo fa si scioglievano i Take That e si ritiravano dalle scene i Ramones, moriva Ella Fitzgerald e veniva ucciso Tupac Shakur: quest’ultimo morì una settimana dopo un agguato, a soli 25 anni. Proprio 25 anni fa, il 27 maggio a Lubumbashi, nasceva Lous and the Yakuza.

Il ’96 era l’anno del primo album delle Spice Girls, Spice, contenente il celebre brano Wannabe; uscivano The Score dei Fugees, Sublime dell’omonima band e All Eyez on Me di 2pac, solo per citare alcuni tra i tantissimi album internazionali. In Italia fu un anno importante per gli appassionati di cantautorato: usciva L’imboscata di Franco Battiato, contente La Cura, Canzoni di Lucio Dalla, Anime Salve di Fabrizio De Andrè, Prendere e Lasciare di Francesco De Gregori e Di amore di morte e di altre sciocchezze di Francesco Guccini

Ma era anche l’anno di Nessun Pericolo… Per Te di Vasco Rossi, con il celebre brano Sally, Eat The Phikis di Elio e le Storie Tese, Così com’è degli Articolo 31, Linea Gotica dei C.S.I, Il Vile dei Marlene Kuntz e Neffa e i Messaggeri della Dopa di Neffa, sempre per citarne solo alcuni. A un anno dalla sua scomparsa, esce 1996, una raccolta di canzoni di Mia Martini pubblicata dalla sua casa discografica. Nella top 3 degli album più venduti in Italia trovavamo in ordine Dove c’è musica di Eros Ramazzotti, il già citato album di Dalla e Buon Compleanno Elvis di Ligabue.

Per i nostalgici che abbiano voglia di ripercorrere il 1996 ci sono quattro brani che, più o meno recentemente, si propongono di raccontare quell’anno: 1.9.9.6 degli Afterhours, Novantasei dei Coma_Cose, 1996 La stagione del rumore di Levante e Maggio novantasei di Boreale.

1.9.9.6 degli Afterhours

1.9.9.6 degli Afterhours è un brano politico in cui la band grida tutto il proprio disprezzo per la realtà italiana e milanese del tempo. Il pezzo, infatti, si apre con una bestemmia e diventa un’invettiva contro la borghesia e la speculazione edilizia nella città di Milano, ovvero contro i famosi architetti che “hanno in mano la città”; l’invito è quello a “cambiare rotta, cambiare stile”. Il brano è contenuto nell’album Hai paura del buio? del 1997.

Novantasei dei Coma_Cose

Di quest’anno, invece, è Novantasei dei Coma_Cose, canzone uscita lo scorso aprile all’interno dell’album Nostralgia. Il brano è una riflessione più ampia e generica sugli anni ’90 e sulla vita di quegli anni, come testimoniato, ad esempio, dal riferimento ai Nirvana in Brianza e al loro concerto che si tenne nel 1991 (il secondo in zona, dopo quello del 1989). Tuttavia Novantasei contiene dei riferimenti proprio alla canzone degli Afterhours: “la vita borghese come ti va?” e “per colazione due fette di pane col miele di male” rimandando, appunto, a Male di Miele, brano contenuto in Hai paura del buio? Il sound della canzone vuole vagamente rimandare al grunge e alla musica del tempo.

1996 La stagione del rumore di Levante

1996 La stagione del rumore è un brano di Levante pubblicato nel 2017 all’interno del disco Nel caos di stanze stupefacenti. Il titolo rimanda e si contrappone alla celebre La stagione dell’amore di Franco Battiato. Se nel brano di Battiato vi è posto per uno spiraglio di speranza (“La stagione dell’amore viene e va, all’improvviso senza accorgerti, la vivrai, ti sorprenderà. Ne abbiamo avute di occasioni, perdendole, non rimpiangerle, non rimpiangerle mai. Ancora un altro entusiasmo ti farà pulsare il cuore.”), in quello di Levante sembra esserci un po’ più di pessimismo e voglia di lasciarsi: “un sogno che era grande è diventato grandine, caduti al suolo come quella rondine, in questo cuore c’è disordine” e “da che eravamo wow siamo diventati caos, non è passato molto dal desiderare un ciao.”

Maggio novantasei di Boreale

Infine Maggio novantasei, la canzone di Boreale pubblicata nel 2019. Anche questo brano, come quello di Levante, è un racconto personale di una storia d’amore vissuta in prima persona. Il protagonista, infatti, rivive in maniera nostalgica e sofferente una relazione passata: “Porto ancora la t-shirt verde che mi hanno regalato i tuoi, ricordo ancora era maggio novantasei e mi dicevi tanto ricomincia tutto a settembre”.

Non so dire se effettivamente “si stava meglio quando si stava peggio”, o se la musica si sia evoluta o sia degenerata da allora, quel che è certo è che il 1996 si è rivelato un anno importante e proficuo da un punto di vista musicale, anche se spiacevolmente segnato dalla perdita di importanti artisti del panorama musicale. Volendo trarre le somme, però, possiamo dire che le parole del brano degli Afterhours risultano ancora molto attuali: forse, tra l’imborghesimento della società e la speculazione edilizia galoppante, potrebbe essere giunta l’ora di cambiare rotta, di cambiare stile; anche perché se non ora, quando?

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