Ricordate il motto sesso, droga e rock ‘n roll? Beh, sembra che negli ultimi anni si sia trasformato in sesso, droga e trap music/musica elettronica. Ormai non fa più scandalo sentire giovani trap boy spiattellare in pubblico la loro vita sessuale, parlare di droga e soldi e fare a gara a chi possieda più collane, scarpe ed auto di lusso. Ma cosa succede quando a parlare di questi temi è una donna? Myss Keta non teme gli insulti ed ha deciso di sfidare i preconcetti raccontando una vita di perdizione tra sesso, droga e alcol.
Sullo sfondo c’è la Milano da bere, quella delle notti brave, che non ha freni inibitori e non teme l’eccesso.
Ma anche la Milano del lusso, delle feste, del successo e di Mediaset. Uno spaccato di questa Milano è dato dal singolo Milano Sushi & Coca, lanciato nel 2013 dal collettivo Motel Forlanini. Il brano, nato per gioco in una notte d’estate, è un vero capolavoro di trash. Ha segnato l’inizio del progetto Myss Keta o, come lei ama ironicamente definirsi, dell’angelo dall’occhiale da sera e dal volto velato. Si, perché l’identità di Myss Keta è anonima, tant’è che indossa sempre gli occhiali da sole ed una maschera che le coprono il volto. D’altronde, come lei ha già ricordato in varie occasioni, la maschera nello spettacolo ha radici antichissime, che risalgono al teatro greco. Inoltre, nascondersi dietro ad una maschera permette di essere pienamente se stessi, dicendo ciò che si vuole, senza censura.
Milano è anche capitale della moda.
Molti sono i riferimenti al tema nei brani di Myss Keta, basti pensare a Burqa di Gucci, che cita una serie di fashion brand lussuosi. Nonostante ciò, però, le stiliste più citate nelle sue canzoni sono Miuccia (Prada) e Donatella (Versace), tant’è che in You Be la cantante si definisce la “Donatella di Sesto-Cologno-Cinisello”. Miuccia e Donatella, però, risultano essere anche i nomi di due delle ragazze di Porta Venezia. Quest’ultimo brano è una sorta di ironico manifesto di vita della crew, una vita un po’ gangster e un po’ swag, tra rapine da Grom e “pit-stop” al Burger King.
Myss Keta infrange le regole, rompe gli schemi, travalica i limiti e non ha paura di risultare blasfema ed irriverente. Tant’è che in Burqa di Gucci dice che il suo uomo appartiene all’Isis, mentre in Xananas si definisce sacerdotessa e “la prima donna a dire la messa”. Myss Keta non teme giudizi e si dimostra una vera paladina del femminismo nell’affrontare, senza censura, il tema della sessualità. La sessualità di Myss Keta non ha schemi, non esiste l’etero, il gay ed il bisessuale, ma “solo amore puro”, come ha dichiarato in un’intervista dello scorso Maggio a Il Fatto Quotidiano.
In Una donna che conta, fa un ironico elenco di sue avventure sessuali con personaggi dello star system, a partire dagli anni ottanta fino ad oggi: Donald Trump, Lele Mora, Antonio Ricci, Belen e Stefano Gabbana sono solo alcuni dei personaggi elencati nel brano. In Burqa di Gucci dice di andare all’Expo a cercare sesso, “cash in mano, solo escort”.
Inoltre, nell’eseguire i suoi brani, sfoggia un parlato pieno di sospiri che ricorda molto un telefono erotico.
È un’artista che non teme le sfide. Tant’è che nel 2016 è stata scelta da Davide Toffolo ed Enrico Molteni per aprire il concerto dei Tre Allegri Ragazzi Morti all’Alcatraz di Milano. Nonostante un’iniziale momento di sconcerto del pubblico, Myss Keta è riuscita ad essere apprezzata anche da un pubblico diverso dal suo. Ha collaborato, inoltre, con l’etichetta discografica di Molteni e Toffolo: La Tempesta. La cantante non si astiene nemmeno dal citare nomi di politici come Salvini in Musica Elettronica e D’Alema in Bastarda da Starbucks e in La scimmia è pazza.
Dall’inizio dell’anno sta riscuotendo sempre più successo. Infatti si è esibita all’Home Festival ed è stata giudice per una sera di Strafactor per poi partecipare al Mara Impara, programma di Sky con Mara Maionchi. Inoltre il 28 Novembre approderà a Berlino esibendosi al Berghain e il 2 Febbraio 2019 aprirà il concerto di Cosmo al Mediolanum Forum di Assago (MI).
Insomma, sentiremo parlare sempre di più di Myss Keta in campo musicale e, speriamo vivamente, anche in quello sociale.
Foto in copertina di @clappo_