“Duality + guests”: il tour di Dardust tra intimità ed elettronica
A pochi mesi dall’uscita del singolo OUTSIDE e a poco più di un anno dall’uscita dell’album Duality, Dardust continua il suo tour Duality + guests nei teatri italiani.
Siamo stati alla data romana prevista al Teatro Brancaccio, il 24 gennaio, con ospite Franco126 e non solo.
Dardust torna on stage da artista e non da producer
Duality rappresenta le due facce dell’artista, compositore e produttore italiano. L’album è infatti diviso in due: la prima parte è un set piano solo intimo e minimalista, la seconda è un’esplosione di beat ed elettronica. Il concerto è uno spettacolo emotivo, un viaggio tra le due anime di Dardust, che suggella l’evoluzione e l’essenza dell’artista.
Con questo disco Dardust sceglie di mettere al primo posto la sua musica, lasciando da parte i numeri e le collaborazioni dallo stream facile. Ha messo a disposizione tutto il suo bagaglio culturale, ha unito il suo lato classico contemporaneo a quello elettronico e sperimentale, dando forma a un lavoro che non è solo musica, ma è arte a 360°.
Uno spettacolo in due atti
Nel primo atto – Right Hemisphere – un set solo piano vede Dardust circondato da opere visual immersive e coinvolgenti. La cultura giapponese ha ispirato l’intero disco: l’artista ama da sempre associare un viaggio e un luogo ad ogni sua opera musicale. In Duality si è lasciato suggestionare dai libri di Yukio Mishima, dai film di Miyazaki, dal sound di Ryūichi Sakamoto, fino alla metafora del Kintsugi, decidendo così di suonare tra le pareti di un interno giapponese, lasciando scorrere intorno a sé le quattro stagioni. Diversi ospiti contribuiscono a impreziosire questo primo atto, tra i quali il violinista Alessio Cavalazzi e la ballerina Lucia Ferrari. Si conclude il primo atto con lo special guest della tappa romana, Franco126.
Nel secondo atto – Left Hemisphere – veniamo sorpresi da una vera e propria scossa di elettronica che spacca in due lo show. Sembra tutto diverso ma c’è un fil rouge che lega i due emisferi: la dualità dell’anima di Dardust è la scissione e l’unione stessa, non esiste l’una senza l’altra. In questo atto, i due musicisti Vanni Casagrande e Marcello Piccinini, al suo fianco da dieci anni, arrivano a completare il set alle percussioni e ai synth.
Chi è Dardust?
Dardust è Dario Faini, pianista italiano tra i più influenti al mondo della nuova generazione. La sua musica ha accompagnato eventi di richiamo internazionale come il Superbowl e l’NBA All Star Game, per citarne alcuni. Ha firmato la produzione di numerosi grandi successi italiani, come Soldi di Mahmood, Voce di Madame, Cenere di Lazza, Andromeda di Elodie, vantando un palmarès di oltre 70 dischi di Platino e oltre 500 milioni di streams; collabora con artisti internazionali tra i quali Benny Benassi e Sophie and The Giants.
Il tour, organizzato da BPM Concerti, ha già visto diversi ospiti fino ad ora, come Saturnino a Civitanova Marche, Mahmood a Milano, Franco126 a Roma e Elisa il 29 gennaio a Bologna. Alla data conclusiva ci sarà Samuele Bersani a Firenze il 3 febbraio.