Venerdì 2 giugno è uscito, dopo anni di attesa e di hype intorno al progetto, il nuovo album di Tedua “La Divina Commedia”. Nelle settimane precedenti l’artista ha svelato le cover Purgatorio e Inferno, disponibili in preorder dal mese di maggio.
Questo album, prodotto per Epic Records Italy/Sony Music Italy, ci trasmette una fotografia dettagliata dell’immaginario dantesco, in un viaggio che traghetta l’ascoltatore in un mondo ricco di featuring e sfaccettature.
Le grafiche, a cura di una delle figure più importanti del panorama della fotografia contemporanea, David LaChapelle, rappresentano accuratamente la visione dantesca delineata dall’artista. Nella cover Inferno, scattata lungo le pendici di un vulcano hawaiano, Tedua viene raffigurato con il completo da lavoro dilaniato mentre attraversa un paesaggio lunare, trattenuto da uno spettro che lo abbraccia di spalle, quasi a volerlo soffocare.
Questo viaggio in musica, dalla durata di 16 tracce inedite, parte dalle terre infuocate dell’Inferno, attraversa gli ostacoli presenti nel Purgatorio e arriva al Paradiso, in un percorso formativo per l’artista a 360 gradi.
Qui Tedua mette a nudo il suo animo prevalentemente anticonformista e allo stesso tempo pop, sempre in costante ascesa e cambiamento.
Ciascun lavoro rappresenta un mondo totalmente differente dove egli attinge alla letteratura italiana, innalzando le sue pubblicazioni a dei concept album che lo rendono tra gli esponenti del rap italiano maggiormente creativi ed eclettici.
In Paradiso Artificiale Tedua ci trascina nei gironi infernali, dagli avari ai prodighi, dai violenti con sé stessi agli infami, agli assassini e agli ignavi, fino ad arrivare agli strozzini e agli avari. Mancanze Affettive, in collaborazione con il rapper napoletano Geolier, rappresenta il brano più intimo presente nell’album, in quanto viene scardinato il mondo famigliare/affettivo dell’artista, dall’assenza del padre nel corso della sua vita fino alla mancanza della madre, scomparsa ancora quando lui era piccolo. Il tutto impreziosito da un’armonia di piano e archi che lo rendono una piccola perla rara, oltre che racconto di una generazione che qua si trova rappresentata nel tema trattato.
“Lasciate ogni speranza voi ch’entrate nella scena, sono passati gli anni e non è morto l’hype per Tedua”.
Così si apre il videoclip anticipatario di Intro La Divina Commedia. Diretto da Simone Mariano con una fotografia curata da Edoardo Carlo Bolli, rappresenta un’introduzione formale ed evocativa tratta dal Cavaliere Oscuro di Cristopher Nolan, esempio calzante atto a rappresentare il viaggio spirituale narrato dall’artista.
La voce di un Tedua giovane e ancora alle prime armi si mixa a delle barre taglienti e crude, in un crescendo di sonorità. L’infanzia travagliata, le esperienze di vita legate alla strada e il senso di ribellione che lo contraddistinguono sono al centro del mondo dantesco che lui intende raccontare. La scena finale, invece, presenta un’ambientazione cittadina lungo le strade di una Genova notturna deserta, dove Tedua viene traghettato su una moto mentre indossa un costume da scheletro.
Come si presenta l’album?
Già dal primo ascolto veniamo immersi completamente nel suo mondo. Ciascuna traccia è migliore della precedente in valore assoluto, sia in termini testuali che musicali. Un universo che, girone dopo girone, permette all’ascoltatore di perdersi nei numerosi featuring presenti: si passa infatti da artisti di grande calibro come Guè, Salmo e Marracash, fino alle nuove leve della musica emergente del panorama rap/trap italiano come Lazza, Geolier, Baby Gang.
Novità assoluta la presenza inedita di Federica Abbate, unica donna presente nel disco, autrice contemporanea tra le più amate degli ultimi anni.
Il rapper genovese ha saputo mescolare riferimenti letterari a vicende fortemente personali. L’artista, col suo passato, ci trascina negli inferi grazie alla potenza evocativa dei brani che compongono questo lavoro. Un album che ha saputo condensare frasi, luoghi, personaggi e versi in una parabola tipica del mondo hip/hop: la risalita dal basso e una rinascita verso una condizione di vita migliore rispetto al passato. E non ci resta altro da fare che immergerci nell’ascolto.
Brani consigliati: “Volgare” (feat. Lazza) e “Diluvio a Luglio” (feat. Marracash)
Prossimi live:
28 luglio – Rimini, Rimini Beach Arena – Poker Summer Festival
5 agosto – Sante Cesare Terme (LE), Salento Arena – Sottosopra Off
13 agosto – Ascoli Piceno, Arena Squarcia – Ascoli Summer Festival
16 agosto – Arbatax, Rocce Rosse – Arabax Music Festival 2023
18 agosto – Catania, Villa Bellini – Sotto il Vulcano
20 agosto – Palermo, Cantieri Culturali alla Zisa – Green Pop Festival>
28 ottobre – Jesolo, Palazzo del Turismo – DATA ZERO
4 novembre – Firenze, Mandela Forum
8 novembre – Roma, Palazzo dello Sport
9 novembre – Roma, Palazzo Dello Sport
11 novembre – Genova, Stadium
13 novembre – Milano, Mediolanum Forum
4 dicembre – Milano, Mediolanum Forum
5 dicembre – Milano, Mediolanum Forum
8 dicembre – Bologna, Unipol Arena
10 dicembre – Napoli, Palapartenope
12 dicembre – Torino, Pala Alpitour
13 dicembre – Milano, Mediolanum Forum