Tutto il potenziale di Maggio nell’EP “I nostri fallimenti”
Arriva da Roma la nuova proposta discografica firmata dall’etichetta Asian Fake (Coma_Cose, Venerus, Sxrrxwland, per citarne alcuni), sempre sul pezzo e sensibile agli elementi emergenti dal potenziale concreto. Maggio presenta la sua nuova stagione artistica con l’EP “I nostri fallimenti“, pubblicato in questo tramonto di decennio affidandosi alle produzioni di Tanca, entrambi rappresentanti del collettivo Klen Sheet.
L’elaborato complessivo è stato anticipato da “Raffreddore” (che di fatto ha segnato l’ingresso nel roster Asian Fake per il rapper trapiantato a Milano). Poi è seguito il più recente singolo “Latte Versato” e a completare la tracklist, le inedite “Orgoglio“, “Un’altra strofa” e la title track “I nostri fallimenti“.
Sedici minuti d’ascolto che suonano elementi eterogenei fusi in un mix dinamitardo.
Sul piano testuale, Maggio firma testi delicati custoditi da una struttura in cemento armato. Si cerca di metabolizzare le delusioni e gli scazzi della vita quotidiana. Guai però ad abbandonarsi al melenso e quindi giù di ritornelli a voce grossa e marcate sovraincisioni del cantato. Sul versante musicale, invece, le basi di Tanca incrociano batterie e chitarre per un risultato molto più vicino all’emocore rispetto all’attuale scia di rap/trap. “I nostri fallimenti” è l’esempio più lampante, a suo modo l’episodio più estremo che si oppone a “Latte Versato”, canzone che parla dei vent’anni e degli errori da fare, attraverso un ritornello da cantare in singalong.
Maggio vive di molteplici sfaccettature che rappresentano la sua attitudine all’arte.
La musica è parte integrante di un concept che coinvolge la vista oltre l’udito, per un approccio versatile che si riscontra anche nelle canzoni composte. Ci si domanda spesso l’attuale ondata musicale a quali evoluzioni sta preparandosi. Il prossimo futuro sembra attestarsi sui canoni sviluppati al termine di questo decennio. Non in questo caso, perché con il giusto percorso evolutivo “I nostri fallimenti” può diventare la pietra angolare di futuri e rivoluzioni degli anni ’20.