Anna Bassy: un’anima capace di sconfiggere i mostri
È indubbio che ci sia una nuova italianità: fisiologica, endocrina, figlia del tempo in cui viviamo. E naturalmente figlia di un processo lungo che è partito dalla quotidianità, dalla vita delle persone. A cascata, tutti gli aspetti perimetrali della società subiscono (con accezione positiva) questo processo, un processo di contaminazione di mescolanza. Contaminazione che ha…
La visione intima e distaccata degli Hope at the Bus Stop
C’è una linea sottile che separa l’immaginazione dalla realtà e anni di studi sulla mente umana ce l’hanno insegnato. Ciò che teniamo segreto, relegato all’inconscio, prima o poi finisce per riemergere e parlarci a gran voce. Gli Hope at the Bus Stop, con il loro debut Album “And a Thousand Other Things”, uscito il 12…
NAVA: “Sarabe” è un vero e proprio richiamo del deserto
La prima volta che ho visto la serie tv Boris sono rimasta colpita, e forse ne ho anche riso troppo, dalla celebre battuta di Stanis La Rochelle del “troppo italiano e troppo poco anglosassone”. Il “troppo italiano” viene usato ironicamente, nella serie, per definire una produzione televisiva e cinematografica di scarsa qualità, rassicurante per lo…
Proud to be Italian: il “colpo notturno” dei Be Forest
“Dove sono finite le band italiane che cantano in inglese?”. L’articolo di Rockit, uscito agli inizi del mese di aprile, rileva la difficoltà per la stragrande maggioranza dei gruppi in questione ad emergere nella scena musicale nostrana, ormai letteralmente invasa dalla nuova ondata pop. Cosmo, uno a caso, sarebbe forse riuscito a raggiungere un simile…